Marocco, Jordi Cañas: “Come il Governo utilizza i fondi Ue?”.
Il Marocco, devastato ieri notte da un pesantissimo terremoto, è attualmente il quarto Paese tra le nazioni che ricevono maggiori finanziamenti dall’UE nel mondo. Tuttavia, ha ricordato recentemente l’eurodeputato di Renew Europe, Jordi Cañas, un esame più attento dei dati forniti dal database del sistema di trasparenza finanziaria dell’UE mostra che oltre il 90% di questi fondi sono stati destinati indiscriminatamente a un solo beneficiario: il Governo marocchino.
Una nazione, parlando in termini di Stato di diritto, che si classifica con un pessimo punteggio nell’indice sulla corruzione stilato da Trasparency International, evidenziando, di fatto, un fallimento sistemico pregiudizievole per il buon utilizzo dei fondi europei.
Nonostante ciò, nell’ambito dello strumento di vicinato, ingenti finanziamenti pubblici europei sono stati assegnati al Marocco per il periodo di finanziamento 2021-2027 e ulteriori si presume saranno erogati vista la devastazione del terromoto avvenuto ieri nell’area di Marrakech.
Una cooperazione internazionale, come spesso capita, capace di alimentare scetticismo e riflessioni sul metro di giudizio adottato dalle istituzioni europee e, in particolare, la sua capacità di contrastare attivamente la corruzione.
A chiarire a grandi linee il contributo della Commissione al Governo del Marocco, è stato ieri il Commissario europeo Olivér Várhelyi: “La Commissione sostiene il Marocco nei settori della sanità, protezione sociale, riforma della pubblica amministrazione, inclusione, agricoltura e silvicoltura, istruzione, Stato di diritto attraverso la riforma della giustizia ed energia. La cooperazione bilaterale dell’UE con il Marocco – prosegue – viene fornita principalmente attraverso la modalità di aiuto del sostegno al bilancio, specificamente concepito per promuovere le riforme e lo sviluppo delle capacità del Paese. L’UE sostiene anche interventi di tipo progettuale, principalmente investimenti in progetti infrastrutturali”.
Sostegno al bilancio, fanno sapere dall’Esecutivo von der Leyen, che segue procedure standardizzate. “I criteri di ammissibilità per il sostegno al bilancio devono soddisfare la realizzazione di un programma e mantenerne l’attuazione. Quanto ai controlli, il monitoraggio e la valutazione sono sistematici e riportati al termine di ciascun intervento dell’UE. Se i risultati vengono raggiunti e le condizioni vengono soddisfatte, sono erogati i pagamenti alla tesoreria nazionale del Paese beneficiario”.
Al termine del suo intervento il commissario ha poi puntualizzato circa i progressi compiuti dal Marocco in materia di trasparenza: “Nell’ambito del suo sostegno alla Nazione, l’UE ha dato priorità ai programmi di sostegno alle riforme
gestione della pubblica amministrazione e delle finanze. Questi mirano ad aumentare la trasparenza intorno all’utilizzo delle risorse pubbliche e rafforzarne la responsabilità. Aree dove sono stati compiuti importanti progressi dal Marocco”.
foto Ambasciata repubblica Azerbaijian