Centri giovanili: fondi ai comuni ed Enti pubblici per la ristrutturazione degli edifici.
Si apre oggi il bando rivolto alle Amministrazioni locali e agli Enti pubblici del Friuli Venezia Giulia con il quale la Regione finanzierà la riqualificazione delle strutture adibite e da destinare a centri di aggregazione giovanile.
A darne notizia è stata l’assessora alle Infrastrutture Cristina Amirante, precisando che gli interventi ammessi hanno lo scopo di “recuperare e valorizzare il patrimonio edilizio esistente di proprietà dei richiedenti, destinandolo a finalità funzionali alle esigenze del territorio e della comunità”.
Il contributo potrà essere pari al 100 per cento della spesa ammessa per gli Enti locali e al 90 per cento per gli altri enti pubblici; il sostegno non potrà superare il valore massimo fissato in 200 mila euro. Il finanziamento potrà essere
utilizzato per la ristrutturazione edilizia, la manutenzione straordinaria, il restauro, il risanamento conservativo e
l’ampliamento degli immobili. Non sono invece sostenibili gli interventi edilizi di manutenzione ordinaria.
Ogni ente potrà presentare una sola domanda, per le spese sostenute successivamente all’invio della richiesta, fino alla scadenza del bando, fissata al 6 ottobre 2023.
L’istanza dovrà essere inoltrata a mezzo pec all’indirizzo territorio@certregione.fvg.it, allegando la relazione illustrativa, una descrizione dell’attività del centro di aggregazione giovanile e la documentazione necessaria alla valutazione del progetto.
“In assestamento – spiega l’assessore Amirante – erano state stanziate delle specifiche risorse con le quali attivare questo
percorso. Lo scopo della misura è quello di venire incontro alle esigenze delle amministrazioni locali; molti Comuni, in
particolare quelli dell’area pordenonese, si erano mossi in questo senso perché hanno riscontrato che, in questa fase post
covid, il disagio giovanile è aumentato e quindi si rende necessario venire incontro alle necessità delle nuove generazioni, creando dei punti di aggregazione in quelle zone e quartieri in cui gli spazi sono ridotti o limitati. Riteniamo che questi interventi siano essenziali per garantire una efficace azione di welfare nei confronti dei giovani che stanno dimostrando, dati delle pediatrie alla mano, disagi di vario tipo. I centri di aggregazione permettono di creare un luogo fisico di comunicazione e di confronto, evitando così l’isolamento provocato dall’utilizzo delle varie forme di tecnologie”.
foto National Erasmus+ Office Israel