Centrali eoliche e land grabbing in Marmilla, prosegue l’azione del GRiG.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) continua il proprio impegno contro l’accaparramento selvaggio dell’Isola da parte dei big player dell’eolico. E’ di oggi, infatti, la presentazione dell’ultimo atto di intervento nel procedimento di valutazione d’impatto ambientale (V.I.A.) relativo al progetto “Impianto eolico di Collinas, presentato dalla Sorgenia Renewables s.r.l., comprendente otto torri eoliche  – una delle quali a soli 750 metri dal Nuraghe Genna Maria – (48 MW di potenza complessiva) nei Comuni di Collinas, Villanovaforru, Lunamatrona e Sanluri.

Parte delle opere che rientrebbe direttamente nel demanio civico di Collinas. Tra i progetti sui quali si è posata la lente del GRiG, in particolare, ci sarebbero quello centrale eolica “Marmilla” proposto dalla società milanese Engie Trexenta s.r.l., nei Comuni di Sardara, Villanovaforru, Sanluri e Furtei, il progetto di centrale eolica “Serras”, della società torinese Asja Serra s.r.l., sempre nei Comuni di Sardara, Villanovaforru, Sanluri e, ancora, di Lunamatrona, la proposta per una centrale eolicaLuminu, prosentato dalla GRV Wind Sardegna s.r.l. in località varie della Marmilla e del Sarcidano,nel paesaggio agrario-archeologico alle pendici della Giara, nei Comuni di Barumini, Escolca, Gergei, Las Plassas, Villanovafranca, Genoni, Gesturi, Nuragus e, infine, la proposta per la costruzione di un impianto eolico a Collinas, presentato dalla Sorgenia Renewables s.r.l., nelle zone agricole dei Comuni di Collinas, Villanovaforru, Lunamatrona e Sanluri.

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In tutto, ricordano dal GRiG, sono trentasei le pale eoliche previste, alte più di 200 metri per una produzione energetica che servirà fondamentalmente “ai lucrosi ricavi delle società energetiche”.

Da qui la presentazione degli atti di intervento da parte del Gruppo di Intervento Giuridico, per fare il punto su tali progetti e contrastare il fenomeno della speculazione energetica e il collegato accaparramento di terreni agricoli della Sardegna.

“Una delle tante follìe della progettata monocoltura eolica che vorrebbero realizzare in Marmilla è ben rappresentata dalla contiguità che diventa addirittura sovrapposizione dei progetti di centrali eoliche – reca la nota del presidente Deliperi -. Come Cani che si disputano l’unico osso. Follìa – prosegue – evidenziata dal progetto di centrale eolica “Marmilla proposto dalla società milanese Engie Trexenta s.r.l. in varie località agricole della Marmilla, nei Comuni di Sardara, Villanovaforru, Sanluri e Furtei, e dal progetto di centrale eolica “Serras, proposto dalla società torinese Asja Serra s.r.l. sempre nel paesaggio agricolo della Marmilla, nei Comuni di Sardara, Villanovaforru, Sanluri e Lunamatrona. I due progetti si sovrappongono e ora – dopo aver presentato reciprocamente atti di “osservazioni” in contestazione – hanno provveduto a eliminare complessivamente quattro pale eoliche (due a testa) dai rispettivi progetti. Nella sostanza, però, non cambia nulla. Ribadiamo ancora una volta la nostra proposta: sarebbe cosa ben diversa se fosse lo Stato a pianificare in base ai reali fabbisogni energetici le aree a mare e a terra dove installare gli impianti eolici e fotovoltaici e, dopo coinvolgimento di Regioni ed Enti locali e svolgimento delle procedure di valutazione ambientale strategica (V.A.S.), mettesse a bando di gara i siti al migliore offerente per realizzazione, gestione e rimozione al termine del ciclo vitale degli impianti di produzione energetica”.

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