Turismo, i camperisti (fortunatamente) cercano maggiori comfort.
Gli amanti delle tende e della vita da campeggio sembrano essere sempre più attratti dal comfort e da strutture capaci di garantire maggiore relax. Lo sostiene Faita Federcamping Sardegna, per la quale la vacanza all’aria aperta in strutture che offrono servizi sempre più strutturati è sempre più richiesta dalle famiglie.
I campeggiatori, infatti (e fortunatamente) stanno lentamente abbandonando la vacanza in tenda e in camper (25%), attratti da bungalow e piccole strutture mobili (65%). È richiesta quindi la comodità intesa come ricerca del benessere, in strutture che offrono servizi e attività votate al relax, immersi nella natura.
“Un tipo di esperienza che in Sardegna è possibile dare ovunque perché a fare la differenza sono ovviamente i territori e la loro offerta ambientale e gastronomica – spiega il presidente di Faita Federcamping Sardegna Nicola Napolitano -. Considerato inoltre che l’83% dei turisti che scelgono l’open air, preferiscono soggiornare nelle località marine, preferendo quindi il mare alla montagna, è chiaro che la Sardegna può fare la parte del leone nel panorama nazionale”.
Rimane, però, il nodo trasporti che limita fortemente le scelte di una famiglia media ma anche la programmazione delle tante aziende nel territorio isolano: “Ci ritroviamo ancora una volta a dipendere dalle scelte di chi gestisce i trasporti marittimi da e per la Sardegna – spiega ancora Napolitano – con un viaggio che incide nei costi per la metà del budget medio di una famiglia che decide di venire nella nostra isola con una traversata in nave. Intaccando pesantemente la capacità di spendita dei vacanzieri è chiaro che ne risente il territorio e le attività connesse al turismo. Occorre una presa di posizione forte e interventi che regolino l’algoritmo che vieta o limita tanti turisti nell’esercitare il loro diritto di scegliere dove passare la propria vacanza”.
Presa di posizione, guardando lo stato dell’arte, che si sta facendo decisamente attendere.
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