Coldiretti, Nicola Tuveri è il nuovo delegato “Giovani impresa”.

Ventinove anni di Guspini, insieme alla famiglia a capo di una azienda di allevamento agro-zootecnica: è Nicola Stefano Tuveri il nuovo delegato Coldiretti Giovani Impresa Cagliari. Insieme a lui, guideranno l’associazione della provincia di Cagliari anche i vice Alessia Cardia di Villamassargia e Angelo Mocci (Villacidro). Nel Comitato esecutivo Giovani Impresa Cagliari, ancora, oltre a Angelo Mocci, ci saranno Francesco Vincis (Assemini), Giorgia Cireddu (Serramanna) e Leonardo Mannai (Tratalias). 

“L’emozione è forte come è forte il senso di appartenenza a questa famiglia che ormai conosco e frequento già da qualche anno – commenta Tuveri subito dopo l’elezione – ringrazio dal profondo del cuore tutti i giovani della mia provincia che hanno partecipato alla riunione per l’attestato di fiducia dimostratomi. Sono convinto che nel prossimo quinquennio riusciremo a costruire un gruppo forte e coeso per incentivare l’aggregazione tra i giovani e la crescita personale e professionale con il confronto e la partecipazione alle varie iniziative che nasceranno – prosegue – augurando un buon mandato a tutto il comitato, colgo l’occasione per invitare tutti i giovani provinciali e regionali a proporsi con idee e iniziative e a partecipare alla costruzione di una piccola grande famiglia che altro non rappresenta se non il futuro del nostro Bel Paese”.

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Messaggi condivisi anche dai vertici di Coldiretti Cagliari che hanno partecipato alla riunione guidata dal segretario dei giovani di Cagliari, Claudio Orefice. Per il presidente Giorgio Demurtas, infatti “la partecipazione dei giovani alla vita dell’associazione è quanto mai fondamentale per garantire un furto al modo dell’associazione ma soprattutto dell’agricoltura isolana”.

Elezioni che hanno anche registrato l’intervento di Roberto Weber, presidente Ixè. Il noto sondaggista italiano ha sottolineato come la Sardegna oggi sia una regione che ha tutti gli elementi per pensare a un futuro positivo: “Se è vero che il giudizio su molti elementi importanti della vita reale come trasporti, sanità e scuola è molto basso, dall’altra sulla qualità della vita in Sardegna il giudizio di tutti è ottimo – ricorda – questo perché ci sono una serie di elementi favorevoli come l’ambiente, lo sport e il cibo sano che fanno la differenza e devono essere punti di partenza”. 

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