Romania e Bulgaria, Eugen Tomac: “Il Consiglio viola i trattati europei”.

Si può continuare a parlare di Europa unita e di solidarietà tra nazioni europee? Decisamente no come potrebbe suggerire il risultato della votazione del Consiglio europeo (Giustizia e affari interni) dello scorso 8 dicembre 2022, nel corso della quale Austria e Paesi Bassi si sono opposti all’adesione di Romania e Bulgaria all’area Schengen, esprimendo non solo il loro voto contro l’adesione per i due Paesi ma anche contro l’unità europea, la sicurezza collettiva e il rafforzamento della ripresa economica comune dell’Europa.

 “27 milioni di cittadini rumeni e bulgari continueranno ad essere privati dei propri diritti di cittadini europei – ha dichiarato l’eurodeputato del PPE Eugen Tomac -. Il Consiglio GAI dell’8 dicembre ha violato numerose disposizioni dei trattati e della legislazione dell’UE, tra cui l’articolo 4, paragrafo 2, del trattato di adesione della Romania all’UE, il principio di leale cooperazione tra gli Stati membri (articolo 4, paragrafo 3 ) del trattato sull’Unione europea), il principio di leale cooperazione tra le istituzioni dell’Unione (articolo 13, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE)), la libertà fondamentale di circolazione delle persone e dei beni (articoli 21, paragrafo 1 e 26, paragrafo 2, TFUE) e il principio di non discriminazione (articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE)”.

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Telefonata, per non dire gattopardesca, la risposta data dal vertice europeo all’esponente del Partito Popolare Europeo. “Le condizioni per la partecipazione della Bulgaria e della Romania all’acquis di Schengen sono stabilite all’articolo 4 del loro atto di adesione del 2005. Il progetto di decisione del Consiglio non ha ricevuto il necessario sostegno unanime in quella riunione. Il Consiglio – conclude la nota di replica – si impegna a continuare ad applicare le disposizioni dell’articolo 4 dell’atto di adesione del 2005 e ad adoperarsi per l’adozione di una decisione sulla piena applicazione dell’acquis di Schengen in Bulgaria e Romania”.