Futuro finanziamento e ripresa UE: i deputati valutano i risultati del Consiglio europeo.

Giovedì dalle 9.30, gli eurodeputati si riuniranno per discutere i risultati del Consiglio europeo del 17-21 luglio con i Presidenti di Consiglio e Commissione, Charles Michel e Ursula von der Leyen. Una seduta nella quale i rappresentanti dell’Europarlamento presenteranno le proprie proposte di modifica alla decisione di spesa arrivata a conclusione del Vertice del Consiglio europeo. 

Sempre giovedì, a conclusione del dibattito della sessione plenaria straordinaria in programma dalle 9:30 alle 12:30, i deputati adotteranno una risoluzione sul Quadro Finanziario Pluriennale (QFP), sul sistema di risorse proprie e sul Piano di ripresa per l’Europa. Tra i temi più ‘scottanti’ la riduzione della dotazione finanziaria del Programma Erasmus+ nella programmazione 2021-2027, che dagli iniziali 30 miliardi di euro è scesa a 21,2 mld.

LEGGI ANCHE:  Mobilità degli artisti: al via il terzo bando Culture Moves Europe.

Martedì, nel commentare i risultati del Consiglio Europeo dei Capi di Stato e di Governo del 17-21 luglio a Bruxelles, il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli ha dichiarato: “Dopo giorni di discussioni i cittadini europei si aspettano una conclusione all’altezza di questa fase storica. Siamo preoccupati per un futuro che mortifichi la solidarietà europea e il metodo comunitario. Il Parlamento europeo ha indicato le proprie priorità e si aspetta che vengano rispettate. Il Quadro finanziario pluriennale deve assicurare nel medio periodo la copertura adeguata delle principali sfide europee, come il green deal, la digitalizzazione, la resilienza e la lotta alle disuguaglianze”.

Diverse, infatti, le critiche sollevate dagli esponenti del Parlamento europeo, secondo le quali le conclusioni del Consiglio d’Europa avrebbero intaccato le parti più innovative dello stesso bilancio pluriennale dell’UE: “Occorrono subito nuove risorse proprie e una efficace difesa dei principi dello stato di diritto. Inoltre, il Parlamento ha più volte chiesto la soppressione dei rebates. Senza queste condizioni il Parlamento non darà il proprio consenso. Il Covid 19 non si è esaurito e ci sono nuovi focolai in Europa. È più che mai necessario agire presto e con coraggio”, ha aggiunto.

LEGGI ANCHE:  Produzione di servizi nell’Ue: in calo dello 0,5% a novembre 2023.

Il Consiglio finalizzerà ora il suo mandato per avviare i negoziati con il Parlamento su QFP 2021-2027, riforma delle risorse proprie e piano di ripresa. Il Parlamento avrà l’ultima parola sul QFP prima della sua entrata in vigore. L’attuale bilancio pluriennale scadrà il 31 dicembre 2020.

Foto Parlamento europeo, europarl.europa.eu

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *