QFP 2021-2027: L’importo totale degli impegni è pari a 1074,3 miliardi.

Il QFP (Quadro Finanziario Pluriennale) rafforzato da Next Generation EU, costituirà lo strumento principale per l’attuazione del pacchetto per la ripresa in risposta alle conseguenze socioeconomiche della pandemia di Covid-19.

Per il periodo 2021-2027 il Quadro Finanziario Pluriennale sarà strutturato in 7 diverse rubriche: Mercato unico, innovazione e agenda digitale (rubrica 1); Coesione, resilienza e valori (rubrica 2); Risorse naturali e ambiente (rubrica 3); Migrazione e gestione delle frontiere (rubrica 4); Sicurezza e difesa (rubrica 5); Vicinato e resto del mondo (rubrica 6); Pubblica amministrazione europea (rubrica 7).

La suddivisione delle spese in rubriche e in cluster è intesa a rispecchiare le priorità politiche dell’Unione, garantendo altresì la flessibilità necessaria nell’interesse di un’assegnazione efficiente delle risorse. Inoltre, la riduzione del numero dei programmi mira a garantire la coerenza e a promuovere le sinergie. Il quadro generale rispecchierà la semplificazione, porterà a una riduzione della burocrazia per i beneficiari e le autorità di gestione e
promuoverà le pari opportunità garantendo che le attività e le azioni dei programmi e degli strumenti pertinenti integrino la prospettiva di genere e contribuiscano alla parità tra donne e uomini.

Per la prima rubrica sono stati destinati 132 781 milioni di euro (19 721 per il 2021, 19 666 per il 2022, 19 133 nel 2023, 18 633 nel 2024, 28 518 nel 2025, 18 646 nel 2026 e 18 473 per il 2027).

La rubrica continuerà a sostenere il finanziamento di grandi progetti nell’ambito del nuovo programma spaziale europeo ( 13 202 milioni di cui 8 000 destinati a Galileo e 4 810 a Copernicus) e il progetto di reattore sperimentale termonucleare internazionale, ITER, per circa 5 000 di euro.

Il programma Orizzonte Europa continuerà a sostenere il settore della ricerca, sviluppo e innovazione grazie alla dotazione per il periodo 2021-2027 pari a 75 900 milioni di euro.

Il Fondo InvestEU, sempre nella rubrica 1, fungerà da meccanismo unico di sostegno agli investimenti dell’UE per
l’azione interna e sostituirà tutti gli strumenti finanziari esistenti. Il suo obiettivo generale sarà quello di sostenere gli obiettivi delle politiche dell’Unione attraverso la mobilitazione di investimenti pubblici e privati nell’ambito dell’UE (dotazione 2 800 milioni di euro).

Ancora al meccanismo per collegare l’Europa (MCE) sarà destinata la somma di 28 396 milioni di euro per la realizzazione delle infrastrutture per l’interconnessione nel settore dei trasporti, dell’energia e del digitale. Tali interconnessioni saranno sempre più fondamentali per la libera circolazione delle persone, dei beni, dei capitali e dei servizi. Tale importo sarà ripartito fra trasporti (21 384 milioni di euro) collegamenti ferroviari transfrontalieri (1 384 milioni) energia (5 180 milioni di EUR) e digitale (1 832 milioni di EUR).

Il Programma Europa digitale, inoltre, sarà investito nelle capacità digitali strategiche fondamentali quali il
calcolo ad alte prestazioni, l’intelligenza artificiale e la cibersicurezza dell’UE. Integrerà altri strumenti, in particolare Orizzonte Europa e l’MCE, al fine di sostenere la trasformazione digitale dell’Europa. La dotazione finanziaria per l’attuazione del programma Europa digitale per il periodo 2021-2027 sarà pari a 6 761 milioni di EUR.

La rubrica 2 “Coesione, resilienza e valori”, che comprenderà una sottorubrica per la coesione economica, sociale e territoriale e una sottorubrica per la resilienza e i valori, avrà come obiettivo la promozione della convergenza, sostenendo gli investimenti, la creazione di posti di lavoro e la crescita, contribuendo a ridurre le disparità economiche, sociali e territoriali all’interno degli Stati membri e in tutta Europa e realizzando i programmi di Bratislava e di Roma.

Gli investimenti di questa rubrica sono destinati allo sviluppo regionale, alla coesione e alla resilienza, nonché
alle persone, alla coesione sociale e ai valori. La rubrica svolgerà un ruolo essenziale nel contribuire alla crescita sostenibile e alla coesione sociale, così come nel promuovere valori comuni.

Gli stanziamenti di impegno di questa rubrica non saranno superiori a 377 768 milioni di euro (49 741 milioni nel 2021, 51 101 nel 2022, 52 194 nel 2023, 53 954 nel 2024, 55 182 nel 2025, 56 787 nel 2026 e 58 809 nel 2027) di cui 330 235 milioni saranno assegnati alla sottorubrica 2a per la “coesione economica, sociale e territoriale” (45411 nel 2021, 45951 nel 2022, 46493 nel 2023, 47130 nel 2024, 47770 nel 2025, 48414 nel 2026, 49066 nel 2027) e 47 533 milioni di EUR saranno assegnati alla sottorubrica 2b per “la resilienza e i valori” (4330 nel 2021, 5150 nel 2022, 5701 nel 2023, 6824 nel 2024, 7412 nel 2025, 8373 nel 2026, 9743 nel 2027).

L’obiettivo principale della politica di coesione prevede di rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale nell’UE, contribuendo a ridurre le disparità tra i livelli di sviluppo delle varie regioni e l’arretratezza delle regioni
meno favorite. Attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) la componente del Fondo sociale europeo Plus (FSE+) in regime di gestione concorrente e il Fondo di coesione (FC) perseguirà Investimenti a favore dell’occupazione e della crescita negli Stati membri e nelle regioni, con il sostegno di tutti i fondi, e la Cooperazione territoriale europea, con il sostegno del FESR.

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Le risorse destinate all’obiettivo “Investimenti a favore dell’occupazione e della crescita” ammonteranno complessivamente a 322 285 milioni di EUR ripartite in 202 299 milioni di EUR per le regioni meno sviluppate;
47 789 milioni di EUR per le regioni in transizione; 27 212 milioni di EUR per le regioni più sviluppate; 42 556 milioni di EUR per gli Stati membri che beneficiano del Fondo di coesione; 1 928 milioni di EUR destinati ai finanziamenti supplementari per le regioni ultraperiferiche di cui all’articolo 349 TFUE e le regioni di livello NUTS 2 che soddisfano i criteri di cui all’articolo 2 del protocollo n. 6 dell’atto di adesione del 1994; 500 milioni di EUR destinati agli investimenti interregionali in materia di innovazione.

L’ammontare delle risorse disponibili per l’FSE+ a titolo dell’obiettivo “Investimenti a favore dell’occupazione e della crescita” sarà pari a 87 319 milioni di EUR, compreso il finanziamento specifico pari a 473 milioni di EUR destinato alle regioni ultraperiferiche e alle regioni nordiche scarsamente popolate. 175 milioni di EUR delle risorse dell’FSE+ destinate all’obiettivo “Investimenti a favore dell’occupazione e della crescita” saranno destinati alla cooperazione transnazionale a sostegno di soluzioni innovative in regime di gestione diretta o indiretta.

L’importo del sostegno del Fondo di coesione destinato all’MCE ammonterà a 10 000 milioni di EUR. Le risorse destinate all’obiettivo “Cooperazione territoriale europea” (Interreg) ammonteranno complessivamente a 7 950 milioni di EUR ripartite in 5 713 milioni di EUR per la cooperazione transfrontaliera marittima e terrestre; un importo totale di 1 466 milioni di EUR per la cooperazione transnazionale; un importo totale di 500 milioni di EUR per la cooperazione interregionale; un importo totale di 271 milioni di EUR per la cooperazione delle regioni ultraperiferiche.

L’FSE+ fornirà un sostegno globale all’occupazione giovanile, allo sviluppo delle competenze e alla riqualificazione dei lavoratori, all’inclusione sociale e alla riduzione della povertà, compresa la povertà infantile, incorporando programmi esistenti, ossia il Fondo sociale europeo, l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile, il Fondo di aiuti europei agli indigenti e il programma per l’occupazione e l’innovazione sociale. La dotazione finanziaria complessiva per l’FSE+ per il periodo 2021-2027 sarà pari a 87 995 milioni di EUR, di cui: 676 milioni di EUR per la componente dell’FSE+ in regime di gestione diretta e indiretta; 87 319 milioni di EUR per la componente dell’FSE+ in regime di gestione concorrente nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore dell’occupazione e della crescita”.

Sulla base del programma Erasmus+ esistente, il nuovo programma offrirà opportunità di studio e di mobilità ad allievi, apprendisti, giovani, studenti e insegnanti. Porrà un forte accento sull’inclusione delle persone con minori opportunità e rafforzerà le opportunità di cooperazione transnazionale per le università e gli istituti di istruzione e formazione professionale. Erasmus+ continuerà a sostenere la cooperazione nel settore dello sport. La dotazione finanziaria per l’attuazione del programma Erasmus+ per il periodo 2021-2027 sarà pari a 21 208 milioni di EUR.

La dotazione finanziaria del programma rescEU nell’ambito del QFP sarà pari a 1 106 milioni di EUR. Sarà istituito un programma Salute, la cui dotazione finanziaria sarà pari a 1 670 milioni di EUR.

La dotazione finanziaria del programma Europa creativa, invece, sarà pari a 1 642 milioni di EUR e la dotazione finanziaria del programma Giustizia, diritti e valori nell’ambito del QFP sarà di 841 milioni di EUR.

La terza rubrica del QFP 2021-2027 “Risorse naturali e ambiente” è incentrata sulla creazione di valore aggiunto da conseguire attraverso una politica agricola, marittima e della pesca modernizzata e sostenibile nonché portando avanti l’azione per il clima e promuovendo la tutela dell’ambiente e della biodiversità.

L’inserimento delle questioni climatiche in tutto il bilancio e la maggiore integrazione degli obiettivi ambientali conferiscono a questa rubrica un ruolo essenziale al fine di conseguire l’ambizioso obiettivo di destinare almeno il 30 % della spesa dell’UE al raggiungimento degli obiettivi climatici.

Gli stanziamenti di impegno per questa rubrica, che comprende la politica agricola e marittima, come pure l’ambiente e l’azione per il clima, non saranno superiori a 356 374 milioni di EUR, di cui 258 594 milioni di EUR saranno destinati alle spese connesse al mercato e ai pagamenti diretti. I pagamenti diretti ai sensi del regolamento (UE) n. 1307/2013 e del regolamento sui piani strategici della PAC non saranno superiori a
239 916 milioni di EUR.

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La quota della spesa in ambito PAC (Politica Agricola Comune) che dovrebbe essere destinata all’azione per il clima è pari al 40 %. La politica agricola comune per il periodo 2021-2027 continuerà a essere basata sulla struttura a due pilastri: il primo pilastro (misure connesse al mercato e pagamenti diretti) fornirà un sostegno
diretto agli agricoltori e finanzierà le misure di mercato. Contribuirà, in particolar modo attraverso una nuova architettura ambientale, a una maggiore ambizione, a livello ambientale e climatico, della politica agricola comune. Come avviene nell’attuale periodo di finanziamento, le misure del primo pilastro saranno finanziate interamente dal bilancio dell’UE; il secondo pilastro (sviluppo rurale) fornirà beni pubblici climatici e ambientali
specifici, migliorerà la competitività dei settori agricolo e forestale e promuoverà la diversificazione dell’attività economica e della qualità della vita e del lavoro nelle zone rurali, comprese le zone caratterizzate da vincoli specifici. Le misure del secondo pilastro saranno cofinanziate dagli Stati membri.

All’inizio di ciascun esercizio sarà istituita, nell’ambito del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) una riserva intesa a fornire un sostegno al settore agricolo per la gestione o la stabilizzazione dei mercati o in caso di crisi della produzione o della distribuzione agricola. L’importo della riserva agricola è pari a 450 milioni di EUR a
prezzi correnti all’inizio di ciascun esercizio del periodo 2021-2027. 

La dotazione per il FEASR per il periodo 2021-2027 sarà pari, invece, a 77 850 milioni di EUR, di cui lo 0,25 % sarà utilizzato per l’assistenza tecnica della Commissione. Per gli Stati membri che si trovano ad affrontare particolari sfide strutturali nel settore agricolo, ovvero che hanno investito cospicuamente nella spesa del secondo pilastro o che devono trasferire importi più elevati al primo pilastro per accrescere il livello di convergenza, saranno disposte le seguenti dotazioni supplementari nell’ambito dell’importo totale complessivo: Belgio (100 milioni di EUR) Germania (650 milioni di EUR) Irlanda (300 milioni di EUR) Grecia (300 milioni di EUR) Spagna (500 milioni di EUR) Francia (1 600 milioni di EUR) Croazia (100 milioni di EUR) Italia (500 milioni di EUR) Cipro (50 milioni di EUR) Malta (50 milioni di EUR) Austria (250 milioni di EUR) Slovacchia (200 milioni di EUR) Slovenia (50 milioni di EUR) Portogallo (300 milioni di EUR) Finlandia (400 milioni di EUR).

La rubrica 4 “Migrazione e gestione delle frontiere” finanzierà misure connesse alla gestione delle frontiere esterne, alla migrazione e all’asilo, contribuendo così alla realizzazione dei programmi di Bratislava e di Roma.

I programmi a titolo di questa rubrica aiuteranno l’Unione europea e i suoi Stati membri ad attuare in modo efficace un approccio globale alla migrazione. Gli stanziamenti di impegno per questa rubrica non saranno superiori a 22 671 milioni di euro ( 2 324 milioni nel 2021, 2811 nel 2022, 3 164 nel 2023, 3 282 nel 2024, 3 672 nel 2025, 3 682 nel 2026 e 3 736 nel 2027). La dotazione per il Fondo Asilo e migrazione per il periodo 2021-2027 ammonterà a 8 705 milioni di EUR e utilizzata per 5 523 milioni di EUR per i programmi nazionali attuati in regime di gestione concorrente;  3 182 milioni di EUR saranno assegnati allo strumento tematico.

La dotazione per il Fondo per la gestione integrata delle frontiere per il periodo 2021-2027 ammonterà a 5 505 milioni di EUR, dei quali 893 milioni di EUR per lo strumento di sostegno finanziario relativo alle attrezzature
per il controllo doganale; 4 612 milioni di EUR per lo strumento di sostegno finanziario per la gestione delle
frontiere e i visti (di cui 3 228 milioni di EUR saranno assegnati ai programmi nazionali in regime di
gestione concorrente, di cui 189 milioni di EUR per il regime di transito speciale e 1 384 milioni di EUR saranno assegnati allo strumento tematico).

La rubrica 5 “Sicurezza e difesa” è dedicata ai programmi per la sicurezza e alla difesa. Vi rientrano azioni
connesse alla sicurezza interna, alla risposta alle crisi e alla disattivazione nucleare, nonché relative al settore della difesa. Il livello di impegni per questa rubrica non supererà 13 185 milioni di EUR.

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La dotazione per il Fondo Sicurezza interna per il periodo 2021-2027 ammonta a 1 705 milioni di EUR, dei quali 1 194 milioni di EUR saranno assegnati ai programmi nazionali attuati in regime di gestione concorrente e 511 milioni di EUR saranno assegnati allo strumento tematico.

I finanziamenti a titolo di questa rubrica sosterranno il Fondo Sicurezza interna, che contribuirà a garantire un livello elevato di sicurezza nell’Unione, in particolare prevenendo e combattendo il terrorismo e la radicalizzazione, la criminalità organizzata e le forme gravi di criminalità nonché la criminalità informatica e fornendo assistenza e protezione alle vittime di reato. Finanzierà anche azioni specifiche per la gestione della migrazione esterna in relazione alla lotta contro la migrazione illegale e la tratta di esseri umani.

L’importo per Europol supererà di almeno il 10 % il livello del 2020 in termini reali. Un contributo di 1 500 milioni di EUR sarà , infine, apportato al meccanismo per collegare l’Europa al fine di adeguare le reti TEN-T alle esigenze di mobilità militare.

La rubrica 6 “Vicinato e resto del mondo” finanzierà l’azione esterna dell’Unione e l’assistenza ai paesi che si preparano ad aderire all’Unione. Un maggiore coordinamento tra le politiche esterne e interne assicurerà la
corretta attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, dell’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, della strategia globale dell’UE, del consenso europeo in materia di sviluppo, della politica europea di vicinato, nonché della dimensione esterna della migrazione, compreso il quadro di partenariato con i paesi terzi in materia di migrazione.

La modernizzazione della politica esterna dimostrerà il valore aggiunto dell’UE aumentando l’efficacia e la visibilità e dotando l’Unione di migliori mezzi per conseguire i suoi obiettivi e valori a livello mondiale, in stretto coordinamento con gli Stati membri.

Le spese per l’Africa subsahariana, i Caraibi e il Pacifico, che sono attualmente finanziate a titolo del Fondo europeo di sviluppo, saranno integrate in questa rubrica. Gli stanziamenti di impegno per questa rubrica non saranno superiori a 98 419 milioni di euro.

Al fine di accrescere la coerenza, la trasparenza, la flessibilità e l’efficacia della cooperazione esterna dell’UE, la maggior parte degli strumenti esistenti saranno accorpati in uno strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale con una dotazione finanziaria complessiva di 70 800 milioni di EUR (programmi geografici 53 805 milioni di EUR, di cui almeno 17 217 milioni di EUR per il vicinato, mantenendo al contempo un adeguato equilibrio geografico, e almeno 26 000 milioni di EUR per l’Africa subsahariana). Ancora 5 665 milioni di EUR per i programmi tematici; 2 835 milioni di EUR per le azioni di risposta rapida;  8 495 milioni di EUR per la riserva per le sfide e le priorità emergenti, con cui far fronte alle circostanze impreviste, alle nuove esigenze e alle sfide emergenti, come le situazioni di crisi e post-crisi o le pressioni migratorie, o promuovere nuove iniziative o priorità internazionali o dirette dall’Unione.

La dotazione per lo strumento per gli aiuti umanitari, che fornisce assistenza dell’UE volta a salvare e proteggere vite, evitare le sofferenze umane e salvaguardare le popolazioni colpite da catastrofi naturali o da crisi provocate dall’uomo, ammonterà a 9 760 milioni di EUR.

L’azione esterna finanzierà anche un contributo di 2 375 milioni di EUR per la politica estera e di sicurezza comune e di 444 milioni di EUR per i paesi e territori d’oltremare, compresa la Groenlandia.

La dotazione per lo strumento di assistenza preadesione, che sostiene i beneficiari nel percorso verso la conformità ai criteri di adesione, ammonterà a 12 565 milioni di EUR.

Uno strumento europeo per la pace sarà istituito quale strumento fuori bilancio volto a finanziare misure nel settore della sicurezza e della difesa che il Consiglio può decidere, sostituendo l’attuale Fondo per la pace in Africa e il meccanismo Athena. Il massimale finanziario per lo strumento per il periodo 2021-2027 sarà pari a 5 000 milioni di EUR e sarà finanziato quale voce fuori bilancio al di fuori del QFP mediante contributi degli Stati membri sulla base di un criterio di ripartizione correlato all’RNL (Reddito Nazionale Lordo).

La rubrica 7 “Pubblica amministrazione europea”. Gli stanziamenti di impegno per questa rubrica, che comprende le spese amministrative delle istituzioni, le scuole europee e le pensioni, non saranno superiori a 73 102 milioni di EUR:

Foto Copyright European Union.

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