Covid-19 e Servizio Civile: 32628 giovani in servizio.

A tre mesi dalla prima fotografia sullo stato di riattivazione dei progetti di servizio civile universale sospesi a causa dell’emergenza Covid-19 e dopo una prima analisi condotta lo scorso 15 maggio, il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale ha pubblicato un aggiornamento dei dati sullo stato del Servizio Civile Universale in Italia.

Sono 32.628 i giovani tornati (o che torneranno a breve) in servizio attivo in 12.431 sedi, mentre sono solo 831 gli operatori volontari in progetti temporaneamente interrotti a fronte dell’impossibilità di proseguire le attività progettuali, mancando le sufficienti condizioni di sicurezza o gli strumenti organizzativi ed operativi necessari a ripartire.

Per quanto concerne i progetti all’estero e quelli relativi ai Corpi Civili di Pace – CCP, viste le peculiarità e la complessità della situazione internazionale, sono stati gestiti differentemente dai progetti in Italia, con un raccordo operativo diretto tra Dipartimento e singolo ente.

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La maggior parte dei giovani impegnati in questi progetti sono stati costretti a rientrare in Italia a causa dell’emergenza e molti di loro proseguono l’attività nel nostro Paese nei progetti rivisitati dagli enti. Tenendo conto dei nuovi avvii in servizio del 24 giugno scorso, pari a 307 unità, al 15 luglio dei complessivi 770 operatori volontari impiegati in progetti all’estero, 483 svolgono servizio attivo; di questi 111 nei paesi esteri di destinazione e 372 in Italia.

Di questi 483 volontari operano con procedura ordinaria 447 (di cui 111 all’estero) mentre 36 con procedura rimodulata (tutti in Italia). 

Foto Sardegnagol, riproduzione riservata.

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