Covid-19 e aumento della mortalità in Europa, Sergio Berlato: “Vogliamo chiarezza”.

Stando ai dati a disposizione pubblicati da Eurostat, negli ultimi mesi in Europa si è verificato un brusco aumento dell’eccesso di mortalità in un arco temporale che coincide con la somministrazione dei vaccini anti Covid-19. A evidenziarlo è stato l’eurodeputato del gruppo dei Conservatori e Riformisti europei, Sergio Berlato, firmatario di una interrogazione parlamentare inviata alla Commissaria per la Salute, Stella Kyriakides.

“Malgrado l’aumento del numero delle reazioni avverse, anche mortali, che si sta verificando un po’ ovunque, parrebbe riscontrarsi da parte delle autorità sanitarie la tendenza a minimizzare o addirittura negare qualsiasi tipo di correlazione tra tali reazioni avverse e l’inoculazione delle sostanze geniche sperimentali definite impropriamente “vaccini anti Covid-19”.

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Puntuale, quindi, la richiesta del deputato europeo per sapere se saranno predisposti studi approfonditi da parte della Commissione europea circa la correlazione tra le inoculazioni dei vaccini anti Covid-19 e le diverse reazioni avverse manifestatesi sul territorio dell’Unione europea.

Per la responsabile della delega alla salute della Commissione von der Leyen, Stella Kyriakides, “la sicurezza dei vaccini anti Covid-19 nell’UE è oggetto di monitoraggio e valutazione continui. Le autorità di regolamentazione esaminano attentamente tutte le segnalazioni per stabilire se vi sia una correlazione con il vaccino. Le valutazioni dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) prendono in considerazione tutti i dati disponibili provenienti da ogni fonte per trarre conclusioni solide – ha dichiarato ancora la commissaria cipriota -. Sulla base dei dati sulla sicurezza rivisti, l’EMA ha confermato che non sono stati individuati segnali di aumento della mortalità complessiva in relazione alla vaccinazione contro la Covid-19. Sono in programma o in corso diversi studi sulla sicurezza con vari vaccini intesi a caratterizzare le reazioni avverse importanti. Tali studi sono descritti nei piani di gestione del rischio dei vaccini, che sono pubblicati“.

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Confermata, però, anche l’intenzione della Commissione europea di non voler programmare ulteriori studi in tale ambito, poichè, spiega la Kyriakides, “tutti i vaccini anti Covid-19 utilizzati nell’UE hanno soddisfatto i rigorosi requisiti e le soglie di prova della valutazione scientifica dell’EMA per ottenere l’autorizzazione all’immissione in commercio. La Commissione ha rilasciato autorizzazioni all’immissione in commercio per i vaccini anti Covid-19 dopo che l’EMA ne ha valutato la qualità, la sicurezza e l’efficacia e il rapporto rischio/beneficio connesso al loro uso è stato considerato favorevole. Sono in corso rigorose attività di sorveglianza successiva all’autorizzazione e possono essere adottate, se del caso, misure regolamentari”.