La proposta per la nuova mobilità aerea, Moro: “Speriamo nell’approvazione del Consiglio”.

Si avvicinano le elezioni regionali. Quale occasione migliore per presentare, in scadenza di mandato, una proposta di legge per la nuova mobilità aerea? Una “idea” – il cui processo di approvazione in Consiglio regionale è già da ora facilmente prevedibile, ovvero restare lettera morta visti i tempi – discussa all’Università di Sassari.

Intervenendo sul progetto “Norme in materia di aiuti per il potenziamento del traffico aereo della Sardegna”, il rettore Gavino Mariotti ha chiesto ai docenti di collaborare con l’assessore Moro, con il presidente Solinas e con tutta la giunta al di là dei colori politici, perché, ha dichiarato il “magnifico”, “qui non si fa politica ma si fa sostegno scientifico a chi amministra e governa il bene pubblico”.

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“Questo disegno di legge – ha aggiunto il presidente della Regione, Christian Solinas, collegato in videoconferenza – rappresenta un modello innovativo in materia di aiuti per il potenziamento del traffico aereo della Sardegna. Andare a incidere con un abbattimento dei diritti aeroportuali fino al 50% per l’apertura di nuove rotte, significa utilizzare uno strumento realmente incisivo che può restituire alla Regione la possibilità di pianificare una rete di collegamenti che siano in grado non solo di garantire il diritto sociale alla mobilità dei sardi, ma soprattutto il diritto all’accessibilità dell’Isola”.

“Ritengo questo disegno di legge veramente strategico e la Giunta lo approverà nel più breve tempo possibile per portarlo in Consiglio regionale dove spero incontri una condivisione ampia”, ha concluso il presidente Solinas. Ma se era così strategico perchè aspettare al mese di maggio 2023 per inserirlo nell’agenda di governo?

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Sulla bontà della proposta l’assessore regionale ai Trasporti, Antonio Moro, ha poi rimarcato come questo disegno di legge “è il mantenimento di un impegno assunto con tutta la Sardegna, ossia la predisposizione di un testo che mettesse a sistema questa opportunità che deriva dalla possibilità che ci viene data dell’aiuto diretto ai vettori”, sperando contestualmente che “la proposta possa trovare il positivo accoglimento del Consiglio regionale in tempi rapidi per poter predisporre il bando che prevede finanziamenti per 5 milioni nel 2024 e 20 milioni per il 2025/2026, risorse che derivano dai ribassi d’asta della gara per la continuità territoriale”.  

Provvedimento che dovrebbe dare vita a un nuovo modello fondato su tre pilastri per Moro: “la continuità territoriale così come la conosciamo; gli aiuti diretti ai vettori per l’attivazione di nuove linee – saranno considerati come aiuti di Stato? -, creando un meccanismo virtuoso di abbattimento dei costi aeroportuali e quindi di sostegno ai collegamenti anche di bassa stagione, che attualmente non sono convenienti me, al contrario, dannosi per le compagnie; terzo pilastro è costituito dall’aiuto diretto ai passeggeri per l’abbattimento del costo del biglietto aereo. Su questo punto abbiamo un finanziamento statale di due milioni e mezzo di euro, contenuto nella legge di stabilità, stanziati per la continuità territoriale di Sardegna e Sicilia”, ha concluso Moro.

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