Università Link: al 63,1% dei giovani non interessa la politica.

Rassegnazione e distacco si confermano essere le principali “disposizioni d’animo” dei giovani italiani, come confermato dall’ultima rilevazione dell’Osservatorio permanente sui giovani dell’Università degli Studi Link. Ragazzi e ragazze, però, decisamente inclusivi e di ampie vedute sui temi della bioetica e dei diritti umani, anche se aumenta la percentuale dei favorevoli alla pena di morte.

Cambia tra i giovani la percezione del mondo del lavoro, il quale dovrebbe essere maggiormente flessibile e destrutturato, rispetto ai processi attuali, e della scuola, dove il sistema di voto è ormai considerato superato.

Ai 4mila studenti/esse intervistate sul territorio nazionale, ancora, non interessa la politica (63,1%). Soltanto il 16,9%, invece, ne è affascinato al punto da voler intraprendere la carriera politica. Una brutta notizia che non può che andare a rinfrancare l’escludente agenda politica verso i giovani dell’Esecutivo nazionale.

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“L’11° rapporto – ha dichiarato nell’occasione Nicola Ferrigni, direttore dell’Osservatorio – ci consegna l’identikit di una generazione la cui energia positiva rischia quotidianamente di infrangersi contro una società che non riesce più a parlare ai giovani”.