Disuguaglianze in aumento: giovani e donne sempre più penalizzati.

Secondo le ultime rilevazioni deii ricercatori della Direzione Studi e Ricerche dell’INPS in Italia continuano ad aumentare le diseguaglianze salariali.

Negli ultimi 6 lustri i redditi reali dei lavoratori più ricchi è aumentato di circa il 10%, mentre per quelli più poveri è ulteriormente diminuito. Per i lavoratori meno fortunati il declino si è fatto via via più impattante dopo la crisi del 2008.

Diseguaglianze prodotte dalla differenza di retribuzione tra settori e imprese. Si guadagna di più nell’indotto della produzione e distribuzione di energia elettrica e si guadagna di meno nel settore della ristorazione e assistenza sociale.

Ovviamente (chi lo avrebbe mai detto), i più penalizzati continuano ad essere i giovani e le donne. Dal 1985 al 2018, infatti, è aumentato del 20% il divario tra il reddito di un lavoratore giovane e di un lavoratore anziano. La maggior parte dei giovani in azienda sono apprendisti, mentre tra gli over 55 la percentuale più alta è quella rappresentata dai manager.

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Pur essendo diminuito, il gender pay gap si attesta, però, ancora intorno al 33.8%. Le donne hanno inoltre il 3% in meno di probabilità di spostarsi in imprese che pagano meglio.

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