Il Consiglio regionale non ha voglia di lavorare: manca il numero legale.

Dalla parti del Consiglio regionale di via Roma arriva oggi una “non novità”. La conferma della cosiddetta “mala gana” dei consiglieri/e dell’Aula, sempre più “svogliati” con l’arrivo non dell’estate ma, bensì, della “stagione elettorale”.

Ad avvalorare queste considerazioni, la mancanza del numero legale in commissione Seconda: seduta dedicata oggi al Collegato alla Finanziaria. Probabilmente, le priorità dei commissari/e dovevano essere ben altre rispetto all’ascolto delle audizioni dell’assessora regionale al Lavoro, Ada Lai, e della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, sugli emendamenti di competenza al disegno di legge n.373 (rimarchiamolo, il Collegato alla manovra finanziaria 2023-2025).

Dopo l’apertura dei lavori, la presidente del parlamentino, Sara Canu, dopo aver infatti constatato l’assenza del numero legale ha chiuso la seduta, convocando la commissione a domicilio.

LEGGI ANCHE:  Resto al Sud: panoramica sul bando per le giovani imprese del Sud Italia.

Il Consiglio regionale della XVI Legislatura, continua quindi a inanellare milestones in materia di scarso rendimento e senso di servizio pubblico. Recentemente, ma in commissione Sanità, si era registrata la mancanza dello stesso numero legale: poca roba, nella seduta si doveva parlare “soltanto” della proposta di legge in materia di medicina di base, di massimali per i medici di assistenza primaria e dell’integrazione degli stipendi per i medici delle sedi svantaggiate.

Un trend difficilmente giustificabile che, con l’aumento dell’intensità delle apparizioni elettorali nei vari territori dell’Isola, non potrà che confermarsi con sempre maggiore frequenza. Sarà anche per questo che dall’inizio della Legislatura non risultano pubblicati i dati sulla partecipazione al voto degli “onorevoli”?

LEGGI ANCHE:  Covid in classe, le ordinanze di Truzzu e Milia.