Disturbi del linguaggio: ecco MOOVY, il gioco che aiuta i bambini.

Una plancia di gioco, tante statuine, una board tecnologica. In sintesi MOOVY, il gioco da tavolo per i bambini con disturbi del linguaggio o meglio, uno strumento di apprendimento efficace e divertente. 

I disturbi del linguaggio, come risaputo, sono la forma di disabilità invisibile più diffusa al mondo: sono limitazioni delle capacità di esprimersi, comunicare e comprendere, che impattano in maniera importante sul futuro dei bambini che ne soffrono.

È in questo contesto che nasce MOOVY, un tool innovativo che permette la riabilitazione dei disturbi del linguaggio in un modo innovativo, efficace e divertente. Si tratta di un gioco da tavolo interattivo, che comprende una plancia, una board IoT, 36 carte taggate (con 108 tipi di stimoli in forme diverse – giocattoli, immagini o parole scritte) e una web-app per i terapeuti.

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Una iniziativa, ricordano gli ideatori, selezionati nell’ambito della quinta call Bicocca Università del Crowdfunding, il programma di finanza alternativa dell’Ateneo che promuove lo sviluppo di progetti innovativi e idee imprenditoriali. La sua proposta ha convinto NTR Biosensors, startup innovativa che sviluppa e integra soluzioni wearable per i pazienti e ricerca soluzioni in ambito medtech, da quest’anno partner di #BiUniCrowd. Ma per “decollare” il progetto ha bisogno di risorse. A ricordarlo la raccolta fondi su Produzioni dal Basso. MOOVY avrà sessanta giorni di tempo per raccogliere diecimila euro, ma tagliato il traguardo del 50% dell’obiettivo scatterà il contributo dell’azienda partner che coprirà la restante parte della somma.

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“Con MOOVY – sottolinea Eleonora Beccaluva, team leader del progetto – vogliamo offrire uno strumento concreto per aiutare bambini e terapisti nel percorso logopedico. Grazie alle donazioni ricevute potremo costruire nuovi MOOVY e soprattutto, potremo regalare sessioni gratuite di terapia a tanti bimbi che ne hanno bisogno, progettando al contempo nuove attività per loro. Il sostegno dei donatori sarà il regalo più grande”.