Covid-19, Casares: “Perché è stata annullata la seconda missione dell’OMS in Cina?”.
Nel gennaio 2021, un gruppo internazionale di esperti convocato dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) si era recato a Wuhan (Cina), città dove era stato rilevato per la prima volta il Covid-19. Insieme a un certo numero di scienziati cinesi, gli esperti, nell’occasione, avevano analizzato le cause della provenienza del virus, pubblicando un rapporto secondo il quale l’indicazione più probabile era che il virus si diffondesse dai pipistrelli all’uomo, forse attraverso specie intermedie.
Una missione, come evidenziato dall’eurodeputato del gruppo S&D, Nicolás González Casares, che avrebbe dovuto gettare le basi per una seconda missione, mirata ad approfondire le indagini.
“A metà febbraio 2023, tuttavia, l’OMS ha tranquillamente accantonato la seconda fase dell’indagine – spiega Casares -, apparentemente perché è impossibile recarsi in Cina per svolgere studi sul campo. Determinare l’origine e la serie di eventi che hanno portato il virus a infettare l’uomo e diffondersi da persona a persona fino a causare una pandemia è di fondamentale importanza per prevenire e mitigare future crisi sanitarie”, ha puntualizzato l’esponente di S&D.
Sul tema la commissaria per la salute, Stella Kyriakides, a nome della Commissione europea ha dichiarato che è essenziale comprendere appieno le origini della pandemia di SARS-CoV-2, in quanto è fondamentale prevenire e prepararsi a situazioni simili che potrebbero riaccadere in futuro: “La Commissione sostiene gli sforzi dell’Organizzazione mondiale della sanità che studiano le origini della Covid-19, deplorando profondamente che continuino a mancare dati chiave necessari per giungere a conclusioni. La Commissione – prosegue – chiede urgentemente la trasparenza necessaria affinché le indagini in corso possano produrre risultati con un sufficiente livello di fiducia”. Nessun accenno, però, alla seppur minima stigmatizzazione verso la sospensione della seconda missione da parte dell’esponente dell’Esecutivo von der Leyen.