Truffe online. Fenomeno in aumento. I consigli di Poste Italiane.

Poste Italiane informa che nessun dipendente dell’azienda è autorizzato a effettuare controlli domiciliari di qualsiasi genere su titoli, libretti di risparmio o della pensione, banconote o monete in possesso dei cittadini, né tantomeno a richiedere somme a integrazione di operazioni postali o a sportello.

L’azienda, attraverso una nota stampa, invita a diffidare di qualsiasi persona che, qualificandosi come “dipendente di Poste Italiane”, si presenti in strada, telefonicamente o direttamente presso le abitazioni con il pretesto di effettuare verifiche di qualsiasi tipo, richiedere denaro od oggetti di valore o controllare dati riservati.

Poste Italiane, nell’occasione, ha ricordato che nel proprio sito aziendale è possibile trovare una serie di consigli utili per non cadere vittime di truffe online e, inoltre, che Poste Italiane e PostePay non chiedono mai i dati riservati (utenza, password, codici di sicurezza, dati carte pagamento) in nessuna modalità (e-mail, sms, chat di social network, operatori di call center) e per nessuna finalità.

LEGGI ANCHE:  Droni a casa Elkann, Garante privacy: "No a uso non corretto di tecniche invasive".

Sul tema dell’attenzione alla sicurezza Poste Italiane, recentemente, ha inaugurato il nuovo Centro Antifrodi di Roma. La struttura adotta le tecnologie più avanzate nell’attività di Fraud Management e Fraud Intelligence sulle transazioni effettuate negli oltre 12.300 uffici postali d’Italia e online attraverso le carte di pagamento, sulle operazioni di ecommerce e su quelle del ramo assicurativo di Poste Vita: “Gli oltre cento specialisti nel campo della cyber security che lavorano nel Centro Antifrodi, insieme a giovani neolaureati selezionati dalle migliori università, nel 2022 hanno gestito oltre 1 milione di segnalazioni, sventando tentativi di frode per circa 50 milioni di euro”.