Farine da insetti, Sammartino “Battaglia a tutela dei consumatori”.

“La scelta di imporre l’utilizzo di etichette visibili per gli alimenti contenenti farine derivanti da insetti, che consentano una scelta consapevole del consumatore, è una battaglia che ho portato avanti in commissione Politiche agricole la scorsa settimana, chiedendo al governo nazionale di non adottare scelte affrettate. I decreti adottati oggi dal ministro Lollobrigida vanno in questa direzione e lo ringrazio per la sensibilità dimostrata nel recepire le mie osservazioni che, lo ribadisco ancora una volta, sono rivolte a tutelare la libertà di scelta consapevole e la salute dei consumatori”.

Lo ha dichiarato l’assessore regionale della Regione Siciliana, Luca Sammartino, a proposito dei decreti su etichette e scaffali ad hoc per alimenti da insetti.

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Un tema ripreso anche dalla Coldiretti a seguito della firma dei 4 decreti nazionali dopo il via libera dell’Ue all’uso di larve del verme della farina minore, grillo domestico, larva gialla della farina e cavallette in una serie di alimenti come pane, panini, cracker, grissini, barrette ai cereali, nei prodotti a base di pasta, pizza o cioccolato ma anche nei preparati a base di carne, di prodotti sostitutivi della carne e nelle minestre: “L’indicazione della presenza di farine di insetti è importante per garantire la libertà di scelta della maggioranza degli italiani che vogliono evitarli ma anche per tutelare la salute di quanti sono sensibili ai rischi di reazioni allergiche”.

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Un ampio menu che non sembra interessare i consumatori europei e soprattutto gli italiani. Il 54% degli intervistati dall’associazione di categoria, infatti, si è dichiarato contrario agli insetti a tavola, mentre è indifferente il 24%. Favorevole solo il 16%.

Al di là della normale contrarietà degli italiani verso prodotti lontanissimi dalla cultura nazionale, l’arrivo sulle tavole degli insetti – secondo Coldiretti Sardegna – solleva dei precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico considerato che la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come il Vietnam, la Thailandia o la Cina, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari ed è quindi importante che la provenienza sia sempre indicata in etichetta.

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La commercializzazione di insetti a scopo alimentare – conclude Coldiretti Sardegna – è resa possibile in Europa dall’entrata in vigore dal primo gennaio 2018 del regolamento Ue sui “novel food” che permette di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da paesi terzi.

foto kie-ker da Pixabay