Pentagono, Mara Karlin: “La Cina continua a sfidare gli Stati Uniti”.

Non bisognava attendere la guerra in Ucraina per sapere che Russia e Cina sono i principali contendenti degli Stati Uniti per l’egemonia mondiale. A rimarcare ieri la corsa dei Big Player sulla sfera geopolitica mondiale è stata Mara Karlin, vice sottosegretaria alla difesa, nel corso dell’incontro tenutosi al Center for a New American Security e incentrato sulla strategia della deterrenza nei confronti delle azioni della Cina e Russia.

“La Cina – ha detto Karlin – continua a sfidare gli Stati Uniti sotto il profilo militare, economo, tecnologico e diplomatico. Sebbene la Russia non rappresenti la stessa minaccia nel lungo termine, il regime putiniano rappresenta una minaccia di breve termine. Per questo motivo, e come evidenziato dall’invasione russa dell’Ucraina ormai durata un anno, il dipartimento ha identificato la Russia come una “minaccia acuta”.

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Una guerra, quella in Ucraina, che rappresenta una minaccia ai valori occidentali ha proseguito la funzionaria del DoD: “L’aggressione russa minaccia i nostri valori e anche quelli dei nostri alleati. La spericolata guerra iniziata dalla Russia contro l’Ucraina lo ha reso molto chiaro. In tale frangente possiamo fare a meno di osservare l’allineamento russo con la Repubblica popolare cinese. Entrambi sembrano favorire un mondo in cui possono calpestare la sovranità dei loro vicini più piccoli”.

“Abbiamo fatto molto per aumentare le forze statunitensi in Europa dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e dagli 80.000 soldati siamo passati a mobilitarne 100.000 in Europa per rafforzare la nostra posizione. Aumento reso possibile grazie al rapporto molto stretto con i Paesi europei”, ha rimarcato la Karlin.

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“Gli alleati della NATO hanno rafforzato la loro presenza nell’Europa orientale e, come parte del Gruppo di contatto per la difesa ucraina – guidato dal Segretario alla difesa Lloyd J. Austin III – circa 50 nazioni si sono unite per aiutare a soddisfare l’attuale e future esigenze di difesa”.

Contro la Cina, ha affermato la Karlin, “il dipartimento sta investendo in una forza di combattimento credibile e sta investendo nell’ambiente cyber e nelle tecnologie spaziali, con la messa in campo di satelliti e il potenziamento della resilienza degli Stati Uniti nel cyberspazio”.

Karlin ha poi ricordato la “campagna acquisti” degli Stati Uniti nella regione indo-pacifica in tema di cooperazione e sicurezza contro il pericolo sino-russo: “Stiamo formando nuove geometrie per la cooperazione, come l’AUKUS, una partnership strategica incentrata sul miglioramento della stabilità regionale e sulla salvaguardia di un Indo-Pacifico libero e aperto che fornirà all’Australia una capacità di sottomarini a propulsione nucleare armata”.

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Sempre sul partenariato AUKUS, la funzionaria ha poi confermato “l’accelerazione di una serie di collaborazioni in campo di intelligenza artificiale e cibernetiche, per garantire che i nostri combattenti possano mantenere ed espandere il loro vantaggio competitivo”.

L’esercito americano sta, inoltre, ampliando il numero di esercitazioni militari nell’Indo-Pacifico, ha detto Karlin: “Quello che stiamo cercando di fare è cambiare e migliorare le dimensioni e la portata di queste esercitazioni”.

foto Air Force Staff Sgt. Brittany A. Chase, DOD