Contro l’autocelebrazione dell’Aspal scendono in campo i giovani sardi.

Basta decisamente poco per andare oltre i proclami a mezzo stampa della principale agenzia del lavoro della Sardegna. Dopo l’ampia disamina sul programma “altamente sfidante” Talent Up, ampiamente rimarcata dalla nostra testata, a stigmatizzare contro l’azione “infallibile” dell’Aspal, oggi, sono scesi in campo i giovani di Gioventù Nazionale Sardegna che, attraverso il Presidente Emilio Serra e il Responsabile del Dipartimento Politiche per il Lavoro di Gioventù Nazionale Sardegna, Nicholas Secci e il Responsabile di Ugl Giovani Sardegna, Nicola Schirru, hanno espresso la propria preoccupazione circa i “continui ritardi nei pagamenti del progetto Garanzia Giovani in Sardegna”.

Insomma, una posizione che, di fatto (non che bastasse molto vista l’innovazione delle azioni in campo), sfata le recenti dichiarazioni dell’assessora al Lavoro, Ada Lai che solo pochi giorni fa in occasione della “kermesse” del Job Day Sardegna aveva sostenuto la necessità “di un cambiamento totale di mentalità focalizzato sul raggiungimento dell’obiettivo…trovare posti di lavoro” e ancora che “le opportunità ci sono, ma non sono percepite all’esterno”. Si sà, questi giovani d’oggi sono sempre distratti…

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“Nonostante il progetto sia stato lanciato con grande enfasi – si legge nella nota congiunta sui ritardi registrati nel programma Garanzia Giovani – la realtà dei fatti è ben diversa. I giovani sardi che si sono iscritti al progetto e che avrebbero dovuto ricevere i compensi promessi, si trovano invece in una situazione di incertezza e di difficoltà economica. È inaccettabile che si continui a promuovere un progetto senza fornire i mezzi necessari per farlo funzionare”.

Da qui la richiesta delle sigle intervenute a difesa dei diritti dei giovani tirocinanti beneficiari del programma Garanzia Giovani: “Gioventù Nazionale Sardegna e Ugl Giovani Sardegna chiedono alle autorità regionali di porre fine a questa situazione di stallo. La mancata erogazione dei compensi rischia di vanificare gli sforzi dei giovani sardi che da alcuni mesi stanno lavorando senza avere il compenso concordato. Ci impegneremo a seguire da vicino la situazione e a fare pressione sulle autorità competenti per risolvere al più presto questo grave problema”, conclude la nota.

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