CSV Sardegna: “In calo le domande per il Servizio civile”.

Si prospetta una clamorosa debacle sul fronte del Servizio civile universale, secondo Lucia Coi, presidente del Centro di servizio per il volontariato Sardegna. Nonostante l’ampia disponibilità di posti messi a bando, oltre 71mila, il calo di domande sarebbe a dir poco preoccupante: “Un problema che riguarda tutta l’Italia, dal Nord al Sud, e che ovviamente coinvolge anche la nostra regione. I motivi sono tanti, e non necessariamente collegati tra di loro. In molti sostengono che bisognerebbe aumentare il rimborso mensile, che al momento è di 444,30 euro. È vero, non è una grande cifra, ma per un ragazzo disoccupato non è da buttare via. In ogni caso, non credo che sia una strada percorribile perché lo Stato non ha molte risorse finanziarie da investire su questo fronte: lo dimostra il fatto che, da alcuni anni a questa parte, i fondi sono sempre minori e non vi è certezza di poter far partire tutti i progetti. A parte ciò, va detto che la molla per partecipare al Servizio civile non può essere quella economica: alla base di tutto c’è la condivisione di valori, il senso della Patria da difendere in modo diverso e alternativo a quello militare”.

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Da qui la riflessione sull’impegno e la “vogla di fare” dei ragazzi e delle ragazze del Paese: “Questa generazione di giovani – prosegue la Coi – ha tante qualità ma mi sembra un po’ apatica. Ci si è quasi abituati a isolarsi e rifugiarsi nei social. Credo che buona parte della colpa sia da attribuire a noi adulti, alle famiglie e alle istituzioni. Bisogna dare ai giovani gli spazi e l’ascolto che meritano e di cui hanno bisogno. E poi, credo che le realtà del Terzo settore debbano diventare più appetibili e al passo con i tempi”.