Giorno del Ricordo, Piero Mauro Zanin: “Storia delle foibe sia scritta nei libri di scuola”.
“Il prossimo passaggio deve essere il vedere tutti impegnati a consegnare questa triste pagina ai libri di storia, affinché diventi elemento di riferimento e di conoscenza civile della nostra comunità nazionale”.
Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, a margine della cerimonia svoltasi al sacrario
triestino di Basovizza per commemorare il Giorno del Ricordo, istituito a marzo 2004, come ricordato dal ministro dei Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, presente all’evento in cui si è parlato di vittime delle foibe ed esodo degli istriani, fiumani e dalmati.
“È una pagina drammatica della storia italiana che spesso, nelle nostre scuole, si dimentica di ricordare”, ha sottolineato anche Ciriani. “Le divisioni no devono alimentare l’odio e le divisioni, ma dobbiamo essere consapevoli che ciò è avvenuto e che delle persone sono state trucidate solo perché erano italiane. Dei passi avanti verso il riconoscimento sono stati fatti, ma c’è ancora molto altro da fare causa alcuni atteggiamenti negazionistici che ancora esistono e che noi
dobbiamo respingere, non come forze politiche ma come Paese e istituzioni italiane”.
“Oggi è una giornata importantissima – ha sottolineato ancora Zanin – perché a Basovizza, dopo anni in cui la cerimonia del
Ricordo si è svolta in tono minore causa pandemia, vedo una partecipazione molto ampia, caratterizzata da civili e militari,
da studenti ad alpini, da rappresentanti del mondo dello sport e da associazioni combattentistiche e d’arma, oltre a davvero tanti cittadini e cittadine che sono qui per capire e non voler rinnegare”.
“Possiamo far finta di non vedere il dramma, di cancellarlo, ma l’orrore parla direttamente al nostro animo. Quando c’è da
ricordare – ha concluso il presidente dell’Assemblea Fvg – vedo che la comunità risponde ed è il segnale che esiste una base valida per costruire un futuro di grande speranza e progresso. Sono questi, perciò, i valori che partono da Basovizza”.