Effetto pandemia: -21% espatri tra i giovani laureati.

Rispetto al 2021 è diminuita in termini percentuali la fuga dei giovani laureati verso l’estero. Un calo, secondo l’Istat, dovuto al calo generalizzato degli espatri. La diminuzione degli espatri nel 2021 rispetto al 2020 ha ridotto l’emigrazione giovanile del 21% e il numero dei laureati espatriati nella stessa fascia di età: circa 14mila, -21% rispetto al 2020.

Invariata, invece, la quota dei laureati sul totale dei giovani espatriati, rimasta stabile al 45,7%. Il calo dei giovani espatriati laureati da un lato e l’aumento dei rimpatri (oltre 7mila, +29% sul 2020), ha prodotto il saldo migratorio più basso negli ultimi sei anni.

Complessivamente, però, dal 2012 al 2021 le perdite dovute agli scambi con l’estero dei giovani residenti italiani restano a favore dei Paesi dell’Unione europea. Il Regno Unito resta la meta preferita dai giovani laureati, come dimostra la perdita netta di giovani laureati diretti verso il Regno Unito: circa 19mila unità. Gli altri Paesi europei considerati attrattivi per i laureati italiani sono a seguire la Germania (12mila), la Svizzera (-9mila) e la Francia (-8mila).

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