Spedizioni di rifiuti: Il Parlamento europeo chiede regole più severe.
Gestire in modo ecologicamente corretto i rifiuti spediti al di fuori dell’UE e vietare l’esportazione di rifiuti di plastica verso i Paesi non OCSE. Queste sono alcune delle richieste contenute nella posizione negoziale del Parlamento europeo – adottata con 594 voti favorevoli, 5 contrari e 43 astensioni – sulla nuova legge per la riforma delle procedure di controllo dell’UE per le spedizioni di rifiuti.
La legge, secondo gli eurodeputati, dovrebbe migliorare la protezione dell’ambiente e della salute umana e concorrere al raggiungimento degli obiettivi UE per lo sviluppo dell’economia circolare e il traguardo dell’inquinamento zero.
Nel testo, i deputati sostengono il divieto di spedizione di tutti i rifiuti UE destinati allo smaltimento verso paesi extra UE, tranne in casi limitati, autorizzati e debitamente giustificati. Inoltre, vengono vietate le esportazioni di rifiuti pericolosi dell’UE verso Paesi non OCSE.
L’esportazione di rifiuti non pericolosi destinati al recupero sarebbe consentita solo ai Paesi non OCSE che danno la loro autorizzazione e dimostrano di essere in grado di gestire tali rifiuti in modo sostenibile. Inoltre, i deputati vogliono vietare l’esportazione di rifiuti di plastica verso i Paesi non OCSE ed eliminare gradualmente l’esportazione verso i Paesi OCSE entro quattro anni.
Il Parlamento chiederà inoltre la creazione di un meccanismo di selezione a livello UE basato sul rischio, per orientare i Paesi UE che effettuano ispezioni a prevenire e individuare le spedizioni illegali di rifiuti.
Per la relatrice Pernille Weiss, del Partito Popolare europeo “si devono trasformare i rifiuti in risorse nel mercato comune”. “Le nuove regole ci permetteranno di combattere più facilmente la criminalità legata ai rifiuti all’interno e all’esterno dell’UE. Inoltre, con il divieto di esportazione dei rifiuti di plastica da noi proposto, stiamo spingendo per un’economia molto più innovativa e circolare, ovunque sia coinvolta la plastica. Questa è una vera vittoria per le prossime generazioni”.