Cinema e spettacoli dal vivo. Audizioni in Consiglio.

Cinema, musica e spettacoli dal vivo. Settori particolarmente colpiti dall’emergenza covid-19 degli ultimi mesi. Un mondo in attesa di ripartire e che raggruppa in Sardegna decine di imprese e circa 5200 addetti.

A loro è stata dedicata, questa mattina, la seduta congiunta delle Commissioni “Lavoro” e “Attività produttive” del Consiglio regionale. I due parlamentini hanno sentito in audizione i rappresentanti di Federcultura, Moviementu e del Coordinamento “Spettacolo dal vivo”.

“Anche in Sardegna la pandemia ha bloccato tutte le produzioni audiovisive e gli spettacoli dal vivo – ha sottolineato il presidente di Federcultura Marco Benoni – per noi l’emergenza non è ancora finita, ma bisogna guardare avanti e pensare al rilancio del settore. Il Dl 162, con le misure di sostegno alle imprese e ai lavoratori, rappresenta uno strumento importante per garantire la ripresa”.

Benoni ha espresso apprezzamento per i contenuti del Dl e fornito alcuni suggerimenti alle Commissioni consiliari: “Il provvedimento che vi apprestate ad approvare prevede delle misure a sostegno di cinema e spettacoli dal vivo. Ciò che chiediamo è di individuare strumenti mirati che vadano a incidere in modo più efficace. Pensiamo che le risorse per il nostro settore debbano essere inserite nel Capo IV della legge, tra i provvedimenti indirizzati allo sport e alla lingua sarda”.

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Due le proposte per il cinema e il settore audiovisivo: “Chiediamo la costituzione di un fondo straordinario da un milione di euro per il riavvio delle produzioni – ha detto Roberta Aloisio (Moviementu) – con questi denari potrebbero essere finanziati cortometraggi e documentari. Prevedendo un finanziamento massimo di 25mila euro a impresa, si potrebbero finanziare circa 70 opere con una immediata ricaduta economica sul territorio”.

“Auspichiamo – ha proseguito Aloisio – un intervento sul fronte della sicurezza: a causa della pandemia le imprese dovranno riorganizzarsi e affrontare maggiori costi. La nostra proposta è quella di un fondo speciale per la sicurezza di almeno 500mila euro”. Da Aloisio, infine, è arrivata la richiesta di un incremento della dotazione finanziaria prevista dalla legge 15/2006 per lo sviluppo del cinema in Sardegna con un incremento di 2 milioni di euro per il 2020.

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Un incremento dei fondi della legge di settore per le attività teatrali e musicali (art.56 legge n.1/1990) ha chiesto anche Giulio Landis (Coordinamento Spettacolo dal vivo): “Il nostro è il comparto senza dubbio più penalizzato dall’emergenza Covid. I fatturati delle imprese di spettacolo sono stati cancellati. Noi, nonostante le difficoltà, vogliamo dare il nostro contributo ma per farlo abbiamo bisogno del sostegno della Regione. Chiediamo per questo un incremento dei fondi dalla legge n.1/90 portandoli dai 7 attuali a 9,5 milioni di euro per il 2020 e a 9 per il 2021 e 2022”.

Landis ha inoltre sollecitato la convocazione di un tavolo di confronto da parte dell’assessorato alla Cultura per il riavvio delle attività di spettacolo: “Ci hanno chiesto di presentare delle proposte. Lo abbiamo fatto ma non abbiamo ancora avuto un riscontro. Il tempo sta passando è rischiamo di arrivare in ritardo”.

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Tutte le associazioni hanno inoltre chiesto la conferma delle risorse e dei fondi europei destinati alle imprese culturali e creative (15 milioni di euro all’anno): “Chiediamo che vengano replicati con urgenza i bandi CulturaLab, Scrable Lab, Identity Lab, Domos de sa cultura, e Residenze Artistiche”.

Attenzione massima, infine, per le misure a sostegno dei lavoratori del settore. Federcultura, Moviementu e Coordinamento “Spettacolo dal vivo” hanno sollecitato interventi a integrazione di quelli messi in campo a livello nazionale (Cura Italia), una proroga di 6 mesi degli ammortizzatori sociali e un contributo straordinario per tutti i lavoratori non ricompresi nei benefici del “Cura Italia”.

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