Sardegna Futura: “Il Pd dialoghi con le forze alternative alla maggioranza”.

“Dare un robusto contributo affinché la fase congressuale sia utile a rilanciare con forza il Partito Democratico in Sardegna e nel Paese: dobbiamo favorire l’ingresso di nuove energie, ricostruire la rete relazionale strappata da questi lunghi mesi di inattività, richiamare a un rinnovato impegno i segretari di circolo e i militanti”. Sono gli obiettivi con cui si è presentata, ieri a Oristano, Sardegna Futura, l’associazione costituitasi in seno al Pd per offrire il proprio contributo in vista dell’imminente Congresso.

In apertura dei lavori il deputato Gavino Manca ha rimarcato il senso dell’iniziativa, mirata a riavviare il dibattito all’interno del Partito democratico: “Vogliamo vivere e valorizzare la dimensione plurale del nostro partito per ritrovare lo spirito originario, i valori di giustizia sociale di solidarietà e di uguaglianza, unendo i riformisti per un progetto di cambiamento. In questo senso – ha aggiunto l’esponente del PD – è sicuramente interessante l’impostazione che Stefano Bonaccini sta dando alla sua candidatura alla segreteria nazionale”.

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Intervento seguito dallo speech del primo cittadino di Lanusei, Davide Burchi, nel corso del quale sono state evidenziate le difficoltà dei comuni sardi nella gestione dei progetti del Pnrr: “Dagli enti locali sardi sta arrivando un grido d’allarme e una richiesta alla Giunta regionale, che finora ha abdicato al suo ruolo di coordinamento, affinché ci metta nelle condizioni di sfruttare le opportunità del Pnrr. Serve una vera svolta”.

Nel dibattito, tra gli altri, hanno preso la parola esponenti della politica regionale come Franco Sabatini, Siro Marroccu e Gavino Zirattu e amministratori locali.

Al termine dei lavori, conclusi da un intervento del vicepresidente del Consiglio regionale, Piero Comandini, l’assemblea ha approvato un documento che prova a suggerire la linea al Partito democratico in vista del Congresso e delle prossime sfide elettorali: “Dobbiamo dismettere l’atteggiamento di chi deve sempre e comunque dettare le linea, per aprirci al confronto con tutte le forze alternative all’attuale Governo regionale, per ragionare insieme sulla creazione di un programma che dia una nuova speranza alla Sardegna. Un progetto fondato sul dialogo e sul confronto per costruire, partendo da una vigorosa unità ideale e programmatica, una coalizione elettorale in grado di sconfiggere la destra e governare la regione”.

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