Eima: accordo Crea e Cia per avvicinare più giovani alla ricerca.

“L’attuale fase di mercato richiede un’accelerazione nella competitività delle imprese agricole”. Così il direttore generale del CREA, Stefano Vaccari, ha motivato la decisione di procedere ad un nuovo accordo con la CIA per avvicinare i giovani alla ricerca e favorire l’innovazione.

L’accordo mette in comune know-how e competenze, formazione, ricerca e sperimentazione in campo. Primo step, la road map che permetterà ai 41mila giovani imprenditori agricoli di Agia-Cia di accedere ai 72 Centri del Crea in 19 regioni d’Italia. Iniziativa già al via in Emilia-Romagna, Marche e Sicilia.

Al centro, nel dettaglio, una fattiva collaborazione per programmare iniziative comuni e che promuovano l’interazione, a livello territoriale, degli imprenditori agricoli, giovani e donne in particolare, con le strutture di ricerca e i ricercatori del Crea, delle innovazioni prodotte con i bisogni di ricerca, nonché la formazione continua per creare un reale “ecosistema della conoscenza”.

LEGGI ANCHE:  Case vacanze: Le regole d'oro della Polizia postale

Nell’arco di pochi mesi, da qui a febbraio 2023, gli under 40 di Cia potranno già conoscere più da vicino le strutture del Crea, gli studi e le innovazioni in campo, oltre che partecipare al confronto con tecnici ed esperti.

“Accompagnare e realizzare la transizione verde e digitale dell’agricoltura, vuol dire anche incentivare lo scambio, puntuale e costante, tra mondo della ricerca e imprese del settore. Farlo coinvolgendo i nostri giovani è dirimente”, ha detto il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini.