Fimaa-Confcommercio: “L’inflazione spinge i prezzi delle case”.
Nel secondo quadrimestre 2022 per gli agenti immobiliari Fimaa – Federazione italiana mediatori agenti d’affari, il mercato della compravendita abitativa è caratterizzato da una stabilizzazione del numero degli scambi, della domanda per l’acquisto e dei prezzi di compravendita. Un mercato ancora stabile ma con percentuali di crescita “più limitate”.
Variabile | In diminuzione | Stabile | In aumento |
Domanda per acquisto | 32,6% | 51,4% | 15,9% |
Offerta in vendita | 48,8% | 45,4% | 5,8% |
Volume o numero di compravendite | 34,6% | 55,7% | 9,8% |
Prezzi di vendita | 10,0% | 61,4% | 28,7% |
Le risposte all’indagine, fornite dai rilevatori Fimaa ha permesso di tracciare un quadro congiunturale significativo del mercato anche del prossimo quadrimestre. Il sentiment ipotizza un decremento del numero degli scambi (42,8% dei giudizi) con prezzi medi di vendita stabili (quota del 73,2%).
Variabile | Diminuiranno | Saranno stabili | Aumenteranno |
Volume o numero di compravendite | 42,8% | 35,5% | 21,7% |
Prezzi di vendita | 17,4% | 73,2% | 9,3% |
L’orientamento degli operatori sul mercato nei prossimi 4 mesi prevede un rialzo generale dei prezzi e del numero di compravendite per il 31% degli interpellati. Il 14,3% teme la riduzione del potere di acquisto dei salari (l’inflazione tuttavia potrebbe anche favorire l’acquisto di immobili) per i rincari dell’energia (che ha ripercussioni anche sui canoni di locazione) e gli aumenti dei costi delle materie prime.
Il rialzo dei tassi di interesse sui mutui, secondo quasi il 21% delle risposte ricevute, sta mostrando i primi problematici effetti, con rallentamenti anche nel perfezionamento delle compravendite garantite dallo Stato (giovani under 36): basti ricordare che l’EURIRS a 25 anni è cresciuto, da inizio febbraio, in due mesi di 2 punti percentuali.
Seguono le preoccupazioni per l’andamento complessivo dell’economia col 18,3%. Il 13% di risposte riguarda in tal caso l’economia tout court, mentre il 3,6% riguarda la perplessità sulla tenuta del sistema occupazionale ed infine l’1,7% la cattiva distribuzione dei redditi.
Fattori | Valori % |
Inflazione, rincari energetici e delle materie prime | 30,6% |
Tassi sui mutui | 20,8% |
Preoccupazioni per andamento economia | 18,3% |
Incertezza del quadro politico | 5,5% |
La guerra Russia-Ucraina | 4,5% |
Misura del 110% (incertezze ed esaurimento) | 4,5% |
Tassazione immobiliare | 3,9% |
Dinamiche del mercato immobiliare | 3,8% |
Agevolazioni per i giovani under 36 | 3,4% |
Difficoltà a reperire imprese edili per lavori di ristrutturazione | 2,8% |
Domanda di investimento (italiani e stranieri) | 2,0% |
“Le incertezze innescate dal conflitto russo-ucraino, con il relativo rincaro dei costi energetici e delle materie prime, se da un lato generano per alcuni compratori una posizione attendista, dall’altro rafforzano l’orientamento protettivo verso i propri risparmi. – ha dichiarato Santino Taverna, presidente nazionale Fimaa -. La casa, infatti, per il fatto di non subire la volatilità tipica dei prodotti finanziari attrae, storicamente, gli investitori anche nelle fasi di incremento dell’inflazione. Infatti gli immobili, da sempre, sono considerati ‘bene rifugio’. I tassi di interesse dei mutui e dei finanziamenti anche se in aumento sono tuttora contenuti. Negli anni ’80 e ’90 gli immobili si sono sempre compravenduti nonostante i tassi di interesse oltre il 20% sui mutui, anche per tutelare i propri risparmi. La pandemia con i lockdown ha inoltre indirizzato la domanda verso soluzioni abitative più ampie, con giardino, balcone o terrazzo oltre a spazi da dedicare allo smart working. Gli agenti immobiliari Fimaa avvertono, tra l’altro, un rinnovato interesse degli investitori verso le unità immobiliari di dimensioni contenute da utilizzare come seconde case al mare, al lago o in montagna”.
Per quanto riguarda le locazioni nel corso del 2021, il numero di abitazioni è stato oltre 1 milione e 365mila, quasi il 6% in più rispetto all’anno precedente. Nel secondo quadrimestre 2022, secondo il 53% dei giudizi raccolti dagli agenti immobiliari Fimaa, ad una domanda in ulteriore rafforzamento, corrisponde un’offerta in leggera flessione (46,6%), con un numero di contratti e valori dei canoni di locazione sugli stessi livelli del primo quadrimestre dell’anno.
Le previsioni per il terzo quadrimestre dell’anno, a giudizio della maggior parte degli operatori Fimaa interpellati, sono improntate sulla stazionarietà (66,4% delle opinioni per il numero di contratti ed il 58,5% per i canoni di locazione). Per i canoni di locazione, tuttavia, il 24,4% di operatori immobiliari ipotizza un incremento.
Variabile | In diminuzione | Stabile | In aumento |
Andamento nel secondo quadrimestre 2022, rispetto al quadrimestre precedente | |||
Domanda per affitto | 1,7% | 45,3% | 53,0% |
Offerta in locazione | 40,5% | 46,6% | 13,0% |
Numero di contratti di affitto | 24,8% | 52,9% | 22,4% |
Canoni di locazione | 5,2% | 66,5% | 28,3% |
Aspettative sul terzo quadrimestre 2022, rispetto al primo quadrimestre | |||
Numero di contratti di affitto | 18,0% | 66,4% | 15,6% |
Canoni di locazione | 17,2% | 58,5% | 24,4% |