Franceschini, “A S. Stefano percorso all’insegna dell’Europa e della libertà politica”.

“Le isole di Santo Stefano e Ventotene sono un luogo in cui, nei tempi più bui della nostra storia, nacque l’idea di un’Europa unita e federale. Il suo recupero, dopo un lungo abbandono seguito alla dismissione della sua funzione carceraria, avverrà all’insegna di quell’ideale e diverrà una “scuola di alti pensieri” al servizio della formazione e della ricerca europea”.  Lo ha dichiarato il Ministro della Cultura Dario Franceschini nel corso della presentazione del percorso espositivo museale che verrà ospitato all’interno dell’ex carcere borbonico dell’isola di Santo Stefano e che verrà intitolato a David Sassoli. 

“In essa giustamente troverà spazio anche un percorso museale capace di trasmettere ai futuri allievi e ai visitatori il senso profondo dei diritti umani e della libertà politica che qui prese vita grazie a Settembrini, Spaventa, Pertini e, a Ventotene, a Ernesto Rossi e Altiero Spinelli”.

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Per la Commissaria straordinaria del Governo, Silvia Costa: “Il nostro progetto di recupero è rivolto alle nuove generazioni. La Next generation Eu non avrà bisogno solo di risorse finanziarie ma anche di luoghi dove incontrarsi e rigenerarsi: Santo Stefano e Ventotene si candidano ad essere uno di questi luoghi”.
All’evento, che s’è tenuto nella Sala Spadolini del Collegio Romano a Roma, erano presenti tra gli altri anche Laura Moro, Direttore Generale Digital Library del MiC e Tatiana Campioni che con Cristina Loglio lavorano nella struttura commissariale. Quest’ultima nel suo intervento ha ricordato come: “L’isola di Santo Stefano è uno dei luoghi magici del Mediterraneo dove lasciarsi ispirare dal silenzio, dal vento, dall’aura, generando pensiero e creatività”.

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A restauro ultimato il museo sarà aperto da marzo ad ottobre, con un numero chiuso e limitato per le visite che partiranno da Ventotene, soltanto con imbarcazioni autorizzate e dedicate.