Lombardia. Sì al Piano annuale della legge sui giovani. No del PD.
Entra nel vivo “La Lombardia è dei giovani”. Oggi la Commissione Cultura del Consiglio regionale, presieduta da Curzio Trezzani (Lega), ha dato alla Giunta il suo via libera al Piano annuale 2022 come previsto dalla norma – approvata da Palazzo Pirelli lo scorso 22 marzo – nelle more della costituzione dell’Osservatorio regionale sulla condizione giovanile, del Forum dei giovani e della conseguente approvazione del Piano triennale.
Questo primo passaggio relativo all’anno in corso, prevede: l’analisi della condizione, dei bisogni e delle aspettative dei giovani; gli obiettivi da perseguire e le linee di intervento attraverso cui articolare le misure e i servizi regionali di promozione e sostegno dei giovani a carattere settoriale e trasversale; le linee di indirizzo per i programmi di intervento da realizzare con il concorso dei Comuni; le linee di indirizzo per programmi e progetti di interesse regionale aventi carattere innovativo.
“Questo Piano annuale – ha dichiarato Trezzani – riesce a fare un’ottima ricognizione delle misure che Regione Lombardia, in vari ambiti, mette in campo a favore dei giovani. Si possono contare oltre 200 milioni di euro e siamo sicuri che nei prossimi anni i giovani saranno ancora più centrali nelle politiche regionali quando la neo legge entrerà bene a regime”.
Nel corso dei lavori di questa mattina, annunciando il voto favorevole del suo gruppo, il Consigliere leghista Simone Giudici, ha ricordato gli obiettivi principali della legge, fra i quali “promuovere l’autonomia e il protagonismo dei giovani, l’educazione civica e la cultura della legalità, misure di inclusione sociale e contrasto della povertà, percorsi per le giovani donne al fine del raggiungimento della parità di genere. E ancora, più informazione e sensibilizzazione per contrastare dipendenze, bullismo, violenza di genere. Con questa legge – ha sottolineato Giudici – si persegue anche la promozione di una solida cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, l’educazione economica e finanziaria dei giovani, la promozione delle attività motorie e il sostegno al diritto della mobilità dei giovani sul territorio regionale”.
Pollice verso invece da parte del Partito Democratico, lo stesso che in campagna elettorale, attraverso il Segretario Enrico Letta, aveva puntato prepotentemente sui tema delle politiche giovanili. D’altronde, ora che le elezioni si sono concluse (con i risultati disastrosi per il centrosinistra) i dem tornano a mostrare il proprio volto sul tema…
Gli intenti che si vogliono raggiungere, ha spiegato il Consigliere del PD Jacopo Scandella, “sono condivisibili, ma a nostro modo di vedere c’è una distanza troppo ampia fra ciò che si vuole fare e gli strumenti operativi che vengono messi in campo. Questo piano annuale, così come la legge nel suo complesso – ha sottolineato l’esponente PD – sono largamente insufficienti rispetto al bisogno”.
Astenuto il gruppo M5S. “Sul piano annuale ci siamo dovuti muovere di fretta – ha osservato il Consigliere Raffaele Erba –vediamo di lavorare al meglio in vista del Piano triennale, che è il cuore del sistema degli interventi a favore delle politiche giovanili”.