Leggi UE, Eugen Jurzyca: “A quando il lancio del portale legislativo europeo?”.
Da sempre cavallo di battaglia delle istituzioni europee, la trasparenza circa l’attività delle istituzioni UE stenta a decollare come ricordato in una recente interrogazione parlamentare dell’eurodeputato del gruppo dei Conservatori e Riformisti europei Eugen Jurzyca, presentata alla Commissione europea in merito al cosiddetto oggetto misterioso del “portale legislativo europeo”. La nuova iniziativa web dell’Unione mirata a raccogliere in un solo sito web tutti i documenti relativi alle proposte legislative europee.
“Trovare tutti i documenti sugli atti della Commissione, come le valutazioni d’impatto e le valutazioni della Commissione, è oggi difficile – scrive Jurzyca -. Spesso i documenti per una proposta si trovano su diversi siti web. Difficoltà evidenziata anche nella relazione della Corte dei Conti europea dello scorso novembre 2021“.
Un problema non da poco, considerando che il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione avevano già concordato nel 2016 la creazione di un sito web unico per tutti i rispettivi documenti legislativi (il cosiddetto Better Law-Making Agreement) e che la stessa Commissione europea nell’aprile 2021 aveva proposto lo sviluppo di un registro comune dei documenti europei.
Promesse, guardando allo stato dell’arte, decisamente disattese alla luce della carente e scarsamente accessibile informazione delle istituzioni europee verso i cittadini, specialmente con riferimento alle diverse realtà linguistiche nazionali e, cosa più preoccupante, verso i contenuti per le lingue minoritarie dell’UE.
Sulle tempistiche per il lancio del “nuovo” portale è intervenuto il Vicepresidente della Commissione UE Maroš Šefčovič: “La Commissione sta lavorando per collegare i registri e i portali e i progressi dipendono dall’impegno comune di Parlamento, Consiglio e Commissione. Le tre istituzioni hanno incaricato l’Ufficio delle pubblicazioni di sviluppare il portale e i lavori sono in corso. La prima versione del portale – prosegue – dovrebbe essere disponibile al pubblico entro la fine del 2023”. Meglio tardi che mai verrebbe da dire anche se da una Unione che ambisce ad affrontare le cosiddette “sfide globali”, ci si aspetterebbe di più per la realizzazione di un sito web a sostegno della trasparenza e del monitoraggio sul processo decisionale.
“L’intenzione – conclude il Vicepresidente – é di consegnare il portale, con tutte le informazioni e le funzionalità, entro la fine del 2024. Il budget previsto per lo sviluppo del portale è di 250.000 euro. Inoltre, i costi relativi necessari per gli sviluppi dei sistemi interni delle istituzioni ammontano a 300mila euro per il Parlamento europeo, 180mila per il Consiglio e 316mila per la Commissione”.
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