Presidente Mattarella: “Contrastare dispersione scolastica”.

“Desidero sollecitare una profonda riflessione sui fenomeni del bullismo – e della sua forma telematica, il cyberbullismo – chiedendo un grande impegno per contrastarli con determinazione. Dobbiamo sforzarci di più per combattere l’abbandono scolastico, i cui numeri sono ancora troppo elevati, inaccettabili per un Paese avanzato come il nostro. Tanti insegnanti si prodigano con passione per ricostruire relazioni con studenti i quali, per vari motivi, finiscono ai margini dei gruppi-classe. Siamo loro riconoscenti per quanto fanno ogni giorno. Impegnarsi per ridurre al minimo l’abbandono scolastico significa anche strappare i giovani da condizioni di marginalità, di sfiducia, da rischi di devianza”

Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico, ‘Tutti a scuola’, nel cortile dell’istituto di Istruzione Superiore Curie-Vittorini di Grugliasco.

Sergio Mattarella, foto Quirinale.it
Sergio Mattarella, foto Quirinale.it

Il Presidente Mattarella, prima di prendere parte alla cerimonia, ha visitato  alcuni laboratori, dove gli studenti hanno raccontato le attività svolte, e successivamente ha incontrato una rappresentanza di studenti ucraini ospitati da scuole torinesi.

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“La nostra scuola ha già la responsabilità dell’istruzione e della formazione di oltre 870 mila allievi di origine straniera. Rappresentano circa il 10% della popolazione scolastica. Quasi due terzi di queste ragazze e ragazzi sono nati in Italia. E vedono il nostro Paese come l’orizzonte della loro realizzazione umana e professionale. Dagli insegnamenti e dall’accoglienza che riceveranno a scuola dipenderà largamente la qualità della loro integrazione nel nostro tessuto sociale”. 

“Importante, e spesso decisiva, è la scuola per quelle ragazze e per quei ragazzi con disabilità. Sono persone che esigono forse maggiori attenzioni ma che – in realtà, prosegue il Presidente – restituiscono il bene ricevuto contribuendo in grande misura alla crescita umana e civile dei propri coetanei. Il nostro sistema scolastico ha sviluppato negli anni delle efficaci politiche di sostegno. Ma sulle soluzioni che riguardano la disabilità non ci si può adagiare. Servono continue messe a punto e aggiornamenti; e soprattutto concreti e coerenti comportamenti quotidiani”.

Sergio Mattarella, foto Quirinale.it
Sergio Mattarella, foto Quirinale.it

“La scuola è legalità.  Non è un caso che la piaga dell’abbandono scolastico – che colpisce in particolare alcune regioni – spinga giovani e giovanissimi nell’orbita della criminalità o nelle reti delle bande giovanili. Fenomeni – questi ultimi – che non vanno per nulla sottovalutati”, ha concluso Mattarella.

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