Sanità, Nursing Up: “Pieno appoggio e sostegno agli infermieri della Sardegna”.
“Una emergenza con pochi precedenti, una situazione vergognosa, che oggi si presenta a Cagliari, ma che va raccontata alla collettività di tutta Italia, da Nord e Sud, perché è solo l’ultimo, in ordine di tempo, dei tristi teatri che viviamo ahimè anche in altre regioni d’Italia, e che meritano una ribalta nazionale attraverso le cronache dei nostri giornali. Quanto sta accadendo in Sardegna, all’ospedale Brotzu di Cagliari, da mesi, non è affatto degno di un Paese civile. Infermieri vessati da turni massacranti, vittime di una voragine di personale che, così come in tutta Italia, porta questa professione a finire dritta nelle tenebre della mediocrità, e non è una esagerazione, con colleghi che lamentano continui demansionamenti e costretti a finire addirittura in tribunale, ma soprattutto, udite udite, che denunciano migliaia di ore di straordinari non pagate dall’azienda sanitaria locale”.
A dichiararlo il Presidente del Nursing Up, Antonio De Palma: “La situazione locale, di una gravità estrema, come ci testimoniano i video e le immagini che ci sono giunti da parte dei nostri referenti locali, è esplosa, legittimamente, ieri mattina, nell’annunciato sciopero degli infermieri e delle ostetriche, accompagnato da una manifestazione di protesta che, una delegazione del nostro sindacato, ha messo in atto davanti alla sede dell’ospedale cagliaritano, con tanto di megafoni e bandiere. Sì signori – prosegue De Palma – stiamo parlando proprio del Brotzu, con le sue eccellenze infermieristiche, con il suo reparto di trapianti tra i più apprezzati d’Europa, con la sua cardiochirurgia, con un servizio di eliambulanza tra i più funzionanti, attraverso il quale arrivano pazienti in gravi condizioni da tutta la Regione e non solo, e che quindi dovrebbe essere visto con occhio di riguardo dagli organismi di governo regionale, e per tanto il suo personale dovrebbe essere valorizzato come merita”.
La realtà, amara come non mai, racconta invece di decine e decine di dimissioni volontarie di colleghi infermieri che rinunciano addirittura a contratti a tempo indeterminato, pur di intravedere la via di uscita per quello che, dal sogno di una professione ricercata, voluta, ambita, si trasforma in un incubo.
“Non possiamo lasciare soli i colleghi della Sardegna, mai come in questo momento ci sentiamo tutti al loro fianco. E in tempi di campagna elettorale, qualcuno, nella stanza dei bottoni, deve rimboccarsi le maniche”, conclude De Palma.