Violenze nello Xinjiang, Borrell: “Gravi violazioni dei diritti umani”.

Continuano nella più totale impunità le violenze verso la minoranza uigura residente nella regione autonoma dello Xinjiang, situata nel Nord-ovest della Cina. A rimarcare la crisi umanitaria oggi è stato l’Alto rappresentante dell’UE, Josep Borrell, intervenuto a seguito della pubblicazione dell’ultima valutazione sullo Stato di diritto nella regione.

“Il rapporto dell’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani – ha dichiarato Borrell – sottolinea le gravi violazioni avvenute nello Xinjiang, che, secondo il rapporto, costituiscono veri e propri crimini internazionali, in particolare crimini contro l’umanità. Il rapporto in particolare fa riferimento all’esistenza di un’ampia rete di campi di rieducazione politica, detenzioni arbitrarie di massa, sorveglianza diffusa, misure di localizzazione e controllo, restrizioni sistematiche e severe all’esercizio delle libertà fondamentali, inclusa la libertà di religione o di credo, come così come l’uso del lavoro forzato, la tortura, l’aborto forzato e la sterilizzazione, il controllo delle nascite e le politiche di separazione familiare e la violenza sessuale e di genere”.

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“La situazione dei diritti umani nella regione autonoma uigura dello Xinjiang – conclude l’Alto rappresentante – richiede un’attenzione urgente da parte del Governo cinese, delle Nazioni Unite e della comunità internazionale”.

foto di liuguangxi da Pixabay