800mila euro per le aree di particolare interesse naturalistico.
Con altri 800mila euro la Regione finanzierà nuovi interventi di tutela e valorizzazione in diverse aree della Sardegna di particolare interesse naturalistico e ambientale. Lo prevede una delibera approvata oggi dalla Giunta su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis.
Tra gli interventi finanziati, i siti del Comune di Iglesias – Pan di Zucchero Faraglioni di Masua (60mila euro); Comune di Berchidda – Arco e Punta sa Berritta-Supràppare (150mila euro); Comune di Orgosolo – Lecciu di Padru (141.581 euro); Comune di Siliqua – Domo Andesitico di Acquafredda (150mila euro); Comune di Gairo – Perda ‘e Liana (150mila euro) e Comune di Guspini – Basalti colonnari di Guspini (149.750 euro).
“Già dal 2021 – ricorda l’esponente della Giunta Solinas – l’Assessorato ha compiuto un’attività di ricognizione, finalizzata alla acquisizione di richieste di finanziamento per interventi di valorizzazione e conservazione di monumenti naturali, istituiti secondo la legge regionale 31 del 7 giugno 1989. Questa ricognizione ha consentito di acquisire una serie di proposte tali da favorire anche la salvaguardia degli ecosistemi, degli habitat o delle specie a essi correlati, e compatibili con le finalità della stessa legge, cioè finalizzati alla conservazione, al recupero e alla promozione del patrimonio biologico, naturalistico e ambientale del territorio della Sardegna”.
Con una precedente delibera della Giunta regionale, del dicembre scorso, erano stati finanziati interventi per un totale di 1.310.000 euro. In seguito alle verifiche attuate nel 2021 dal Servizio tutela della natura e politiche forestali sulle proposte pervenute, diversi interventi sono risultati non completamente compatibili con le finalità del capitolo di spesa e pertanto non sono stati finanziati. Sono stati ritenuti necessari quindi approfondimenti di carattere tecnico sugli interventi non finanziati rimandando tutto a una rivalutazione nell’ambito delle programmazioni per le annualità successive al 2021.
Il Servizio tutela della natura e politiche forestali ha attuato pertanto altri approfondimenti e ha invitato gli enti esclusi nel 2021 a rimodulare la documentazione progettuale per renderla maggiormente coerente con la norma di riferimento e con diversi strumenti di pianificazione e strumenti strategici. In seguito a questa nuova ricognizione sono pervenute diverse richieste di finanziamento di interventi strutturali di tutela e valorizzazione ambientale nelle aree di particolare interesse naturalistico, compresi anche in aree della rete Natura 2000.
“Considerato inoltre che la gestione della maggior parte dei siti della Rete Natura 2000 è di competenza della Regione Sardegna e che la Regione collabora fattivamente con gli enti locali interessati dalla presenza dei siti della Rete, ho incaricato il competente Servizio Tutela della natura e politiche forestali per la ripartizione delle residue risorse fra le proposte progettuali presentate da Comuni, in modo da consentire la realizzazione di opere compatibili e coerenti con la necessità di attuare misure di conservazione nei siti della rete”, conclude l’assessore Lampis.