Le “Donne galattiche” del Lucido’s Family Festival 2020
Quattro giorni di spettacoli, dibattiti, presentazioni di libri e letture rigorosamente on line, dedicati alle “Donne galattiche”. Come la scrittrice Dacia Maraini, che sarà ospite di punta del Lucido’s Family Festival, la manifestazione organizzata dalla compagnia cagliaritana Lucidosottile e in programma da giovedì 4 a domenica 7 giugno prossimi.
Il festival, che si avvarrà della direzione artistica di Tiziana Troja e Michela Sale Musio getterà anche un ponte sulla realtà teatrale statunitense, grazie al gemellaggio con i festival “In Scena!” di New York e “On Stage” di Roma, per un cartellone di respiro internazionale dove spiccano gli spettacoli “Hedy! The Life & Inventions of Hedy Lamarr”con Heather Massie e “Dirty Paki Lingerie” con Aizzah Fatima, sulla condizione delle donne mussulmane negli Usa.
Ma sulle pagine Facebook de Le Lucide di Lucidosottile e sul canale Youtube della compagnia il festival proporrà anche “Un cottage tutto per sé” di e con Natalia Magni, “Concerto in una stanza” di Fabio Marceddu e con Antonello Murgia e Cristiana Cocco, e “Vere e sacrosante” con Tiziana Troja e Michela Sale Musio.
Insieme agli spettacoli, il festival offrirà inoltre le letture dei corti teatrali vincitori della KIT International Playwright Women in Comedy a cura della compagnia Batisfera, l’interpretazione di Monica Nappo di un testo di Ursula K. Le Guin, un incontro con la giornalista Dina Lauricella sulle donne della ‘Ndrangheta, la presentazione dell’ultimo romanzo della scrittrice Manuela Caracciolo, un approfondimento sull’endometriosi con l’attivista Vania Mento, un dialogo con la militante dei diritti civili Camilla Seibezzi sul rapporto tra gender e famiglia, e un interessante dibattito sul rapporto tra produzioni culturali e mondo digitale con il giornalista e saggista Giorgio Zanchini, il regista veneziano Mattia Berto, e la direttrice artistica del festival “In scena!” di New York Laura Caparrotti.
“La pandemia ci ha costretto a cambiare i piani, ma abbiamo voluto ugualmente rispettare l’appuntamento con il nostro pubblico, cui proponiamo un cartellone con una modalità differente, ma non meno avvincente, e che coinvolgerà artisti, studiosi e ospiti da diverse parti del mondo” affermano Tiziana Troja e Michela Sale Musio.
“Saranno quattro giorni intensi, dedicati a quelle donne che nella loro quotidianità lasciano un segno straordinario della loro presenza” continuano le direttrici artistiche, “in un cartellone realizzato anche grazie alla rinnovata collaborazione con l’associazione Giulia Giornaliste e ai nuovi rapporti con i festival ‘In scena!’ di New York e ‘On Stage’ di Roma, senza dimenticare la LPTW, la Lega internazionale delle professioniste del teatro di cui siamo entrate a far parte lo scorso anno, un prestigioso sodalizio con sede a New York che riunisce 150 donne di 26 paesi di tutto il mondo”.
IL PROGRAMMA – Il festival si aprirà Giovedì 4 giugno alle ore 18. Al saluto delle Lucide seguirà il primo appuntamento in programma, la presentazione del libro “Il codice del disonore – Donne che fanno tremare la ‘Ndrangheta” (Einaudi). A dialogare con l’autrice Dina Lauricella sarà la giornalista collaboratrice di Repubblica Giulia Zuddas, affiancata dal giornalista Vito Biolchini. Vincitore lo scorso anno del Premio Cambosu, “Il codice del disonore” nasce da un fenomeno recente di grande importanza: per la prima volta nella storia della ‘Ndrangheta le figlie e le mogli dei boss collaborano con la giustizia denunciando le loro famiglie. Lo fanno per strappare i propri figli a un ineluttabile destino criminale, ma soprattutto per sfuggire loro stesse al “codice d’onore”, cioè alla vendetta che incombe sulle donne di ‘Ndrangheta che tradiscono il marito o la famiglia.
Alle 20.30 le Lucide tornano on line per introdurre con l’autrice e attrice Natalia Magni lo spettacolo “Un cottage tutto per sé”, on line poi dalle 21. Prodotto dalla compagnia Magnitudonove e con la regia di Sonia Barbadoro, lo spettacolo racconta la storia di Orsetta, una quasi quarantenne in cerca di stabilità attraverso incontri mancati, regali inaspettati e nuove partenze, tra una madre ossessiva, un’amica preoccupata e un sogno da realizzare. “Un cottage tutto per sé” è una commedia leggera di piccoli inciampi e grandi passaggi, alla ricerca del solo luogo dove sentirsi veramente a casa.
Il 5 giugno alle ore 17 il giornalista Vito Biolchini condurrà il dibattito “Cultura digitale, ai confini con la realtà” che vedrà la partecipazione del saggista Giorgio Zanchini (conduttore su Radio Uno di “Radio anch’Io” e coautore del recente saggio “La cultura orizzontale”) il regista e direttore artistico della compagnia Mpg Cultura di Venezia Mattia Berto e la direttrice artistica del festival del teatro italiano di New York “In scena!” Laura Caparrotti.
“Comicità durante il Covid e comicità femminile” è invece l’appuntamento che alle 18 vedrà dialogare Valentina Bambini (docente di linguistica IUSS Pavia) e Luisella Seveso (ideatrice del progetto “100 esperte” di Giulia Giornaliste) con la giornalista Alessandra Addari. L’incontro è organizzato in collaborazione con Giulia Giornaliste Sardegna.
Alle 20.15 spazio al primo di tre appuntamenti con i corti teatrali vincitori del concorso KIT International Playwright Women in Comedy, ideato da Kairos Italy Theater e New York University Casa Italiana Zerilli-Marimò per celebrare i cento anni di Franca Valeri. Attraverso una call internazionale sono stati raccolti circa 300 corti comici di autrici da tutto il mondo (Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Italia, Grecia, Brasile, Francia, Sud America, Canada). Una giuria internazionale ne ha selezionati quindici per essere presentati il 6 aprile alla Casa Italiana Zerilli-Marimò a New York, dove il pubblico avrebbe votato cinque finalisti. Questi ultimi sarebbero stati presentati all’Opening Night di “In Scena!” il 27 aprile. Tutto questo è stato impedito dalla pandemia, così il 18 maggio i 15 corti sono stati trasmessi in streaming sulla piattaforma della Casa Italiana e votati online. I primi tre sono stati quindi tradotti in italiano per essere presentati al Family Festival. A leggere il corto sarà l’attrice Laura Caparrotti, presentata dalle Lucide. A seguire, l’attrice Monica Nappo leggerà un testo della scrittrice americana Ursula K. Le Guin.
Alle 21 si resta negli Stati Uniti con lo spettacolo “Hedy! The Life & Inventions of Hedy Lamarr”, scritto e interpretato da Heather Massie e diretto da Blake Walton. Lo spettacolo (che sarà preceduto alle 20.30 dall’incontro dell’attrice con Donatella Codonesu del festival “On Stage” di Roma) esplora la vita, le invenzioni e la persona di Hedy Lamarr, stella del cinema hollywoodiano degli anni 30 e 50. Conosciuta come la donna più bella del mondo, Hedy Lamarr imparò tutto quello che c’era da sapere sulle munizioni mentre era sposata con il mercante d’armi austriaco, Fritz Mandl. Utilizzò questa conoscenza per sostenere gli sforzi bellici della US Navy durante la seconda guerra mondiale inventando il Secret Communication System (Sistema di comunicazione segreto) un’invenzione che oggi viene utilizzata nella telefonia cellulare, nel WiFi, Gps, Bluetooth e in una miriade di altri sistemi wireless. La traduzione è curata da Mariangela Paone nell’ambito di un progetto di didattica innovativa in collaborazione con Dipartimento di Lingue Letterature e Culture Straniere dell’Università di Roma Tre, sottotitoli a cura di Giulia Casati.
Sabato 6 giugno dalle 16, si prosegue con l’approfondimento sull’endometriosi “Endometriosi d’assalto”, una delle malattie che maggiormente pone le donne in una condizione di sofferenza fisica e psicologica, condotto da Vania Mento, ambasciatrice della lotta a questa patologia e da testimonial della Fondazione Italiana Endometriosi racconterà, in dialogo con le Lucide, la sua battaglia contro i pregiudizi e per una corretta informazione.
Alle 17.15 nuovo appuntamento con corti vincitori della serie KIT International Playwright Women in Comedy. A interpretare una delle opere saranno Angelo Trofa, Valentina Fadda e Felice Montervino della Compagnia Batisfera Teatro.
Scrittrice, saggista, drammaturga, poetessa ma soprattutto donna capace di scrivere una pagina importante della cultura e della letteratura in Italia. Alle 17.30, in un appuntamento organizzato in collaborazione con l’associazione Giulia Giornaliste, il Lucido’s Family Festival ha l’onore di ospitare Dacia Maraini. “Donne galattiche” è il tema dell’incontro con la scrittrice che nell’occasione dialogherà con la fondatrice di Giulia Giornaliste in Sardegna Susi Ronchi. All’incontro interverrà anche la responsabile dell’Ansa in Sardegna, Roberta Celot.
“Corpo felice. Storia di donne, rivoluzioni e un figlio che se ne va” (Rizzoli, 2018) è l’ultima fatica letteraria di Dacia Maraini, nella quale la scrittrice riavvolge il filo di una storia tempestosa, attraverso le parole di una madre a un figlio perduto, il suo, che cammina verso la maturità pur abitando solo nei ricordi.
Vincitrice del Campiello nel 1990 con il romanzo “La lunga vita di Marianna Ucrìa” e del Premio Strega nel 1999 con “Buio”, Dacia Maraini nella sua lunga carriera ha spaziato con successo tra letteratura, poesia e teatro, sempre con una grande attenzione per i temi sociali e l’universo femminile. Per la scena ha scritto più di trenta opere, molte delle quali vengono ancora oggi rappresentate in Europa e in America. Tra queste “Maria Stuarda” che ha ottenuto un grande successo internazionale ed è rimasta nel cuore del pubblico italiano per la memorabile interpretazione di Elisabetta Pozzi e Mariangela D’Abbraccio. Ma l’impegno teatrale di Dacia Maraini si è concretizzato anche nel 1973 con la fondazione del Teatro della Maddalena, interamente gestito e diretto da donne.
La serata di sabato proseguirà alle 20.20 con la lettura di uno dei tre corti teatrali vincitori della serie KIT International Playwright Women in Comedy, a cura di Angelo Trofa, Valentina Fadda e Felice Montervino della compagnia Batisfera Teatro, e si concluderà sempre nel segno della drammaturgia statunitense.
Alle 20.30 l’attrice statunitense Aizzah Fatima, intervistata da Donatella Codonesu, presenterà il suo spettacolo “Dirty Paki Lingerie”, on line alle 21. Scritto e interpretato da Aizzah Fatima, con la drammaturgia di Cobina Gillitt e la regia di Erica Gould, “Dirty Paki Lingerie” racconta, con un carosello di personaggi l’universo femminile pachistano-americano-musulmano, dove donne di diverse generazioni lottano per vivere in modo coerente con la loro visione in un mondo fortemente occidentale. Sesso, religione e politica si scontrano all’arieggiare della lingerie sporca di questi sei personaggi femminili. Lo spettacolo valica ogni confine tra cultura, religione e genere, ed Aizzah Fatima esplora l’identità femminile degli americani mussulmani, raramente rappresentata sui palchi degli Stati Uniti. Lo spettacolo è tradotto da Alessandra Porcù nell’ambito di un progetto di didattica innovativa in collaborazione con Dipartimento di Lingue Letterature e Culture Straniere dell’Università di Roma Tre, con i sottotitoli Giulia Casati.
“Concerto in una stanza” è il titolo dello spettacolo della Compagnia Teatro dallarmadio che apre alle 17 il cartellone di domenica 7 giugno, ultima giornata del festival. Lo spettacolo vede in scena Fabio Marceddu e Cristiana Cocco in una sorta di “akkabbarret” di canzoni della Mala, con testi inediti e originali di Fabio Marceddu. Lo stesso Marceddu, insieme ad Antonello Murgia, che dello spettacolo firma l’ideazione scenica, le musiche e la regia, sarà on line a partire dalle 16.30 in diretta con Le Lucide.
“Tutto ciò che il paradiso permette” è il titolo del romanzo di Manuela Caracciolo, edito da Cairo, in cui si dipana la storia di Harrie e Paul, due ragazzi in fuga dall’amore e dal destino che incombe su di loro. Sullo sfondo gli anni Novanta, Dublino, la Costa Azzurra, e l’ombra di una malattia subdola che si insinua nel tessuto del racconto come io narrante: una protagonista sommessa che presto alzerà la voce. Perché “Tutto ciò che il paradiso permette” non è una storia d’amore, ma una storia di vita e di morte, di musica, di paura e coraggio, di cambiamento, che investe, loro malgrado, tutti i personaggi e ne sconvolge l’esistenza”. Del romanzo parlerà l’autrice a partire dalle 18 insieme a Le Lucide.
La legge sulle unioni civili, in vigore dal 2016, è stata un punto di svolta. Ma ad oggi si può fare un bilancio di questa novità e quali sono le attese della comunità Lgbt in merito a nuove politiche sulla famiglia? È questo il tema dell’incontro “Famiglie galattiche”, che alle 19 vedrà il giornalista Vito Biolchini dialogare con Camilla Seibezzi. Militante della causa Lgbt, è l’inventrice della formula “Genitore 1” e “Genitore 2” che fu adottata dal comune di Venezia di cui è stata consigliere delegato a diritti civili e politiche anti-discriminazione. Una proposta che, come le cinquanta fiabe contro ogni discriminazione per asili e materne, ha avuto ribalta internazionale ed è stata adottata da molti comuni.
La sesta edizione del Lucido’s Family Festival si chiuderà con lo spettacolo “Vere e sacrosante” della compagnia Lucidosottile, on line a partire dalle 20.30. Scritto, diretto e interpretato da Tiziana Troja e Michela Sale Musio, “Vere e sacrosante” mette in graticola tutte le ipocrisie e le incongruenze dei giorni nostri, in una visione surreale, dissacrante e apocalittica che provoca il pubblico con una ironia schietta che passa attraverso riflessioni senza censure. In “Vere e sacrosante” Tiziana Troja e Michela Sale Musio portano in scena anche i personaggi di Tanya & Mara, le due supertecnologiche ragazze dei sobborghi cagliaritani, ormai diventate popolarissime grazie ai video diffusi dalle autrici su Facebook.