Pnrr, Raffaele Fitto: “E’ rispettato il vincolo del 40% della spesa per il Sud?”.

L’Italia, con 191,5 miliardi di euro, è il principale beneficiario delle risorse del NextGenerationEU, nell’ambito del quale lo scorso agosto ha ricevuto 24,5 miliardi sotto forma di pre-finanziamento – dei quali 11,5 miliardi a fondo perduto, 13 miliardi per la parte prestiti – pari a circa il 13% delle risorse totali.

Per il 2021 l’Italia aveva 51 obiettivi da raggiungere e un programma di spesa pari a 13,7 miliardi di euro. Spesa, però, che ha accumulato notevoli ritardi come ricordato dall’intervento del ministro dell’Economia, Daniele Franco, confermando al 23 febbraio 2022, “l’esigua” spesa di 5,1 miliardi di euro per progetti, peraltro, già previsti da programmi di spesa nazionale.

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Sul tema l’esponente del gruppo ECR, Raffaele Fitto, considerando tali criticità nella capacità di spesa delle risorse del Pnrr ha chiesto alla Commissione UE di riferire sui ritardi da parte dell’Italia, sulle azioni da adottare per accelerarne la spesa e se il vincolo del 40% da destinare alle regioni del Mezzogiorno è stato sostanzialmente rispettato dal Governo Draghi.

La Commissione, secondo quanto riferito da Valdis Dombrovskis, ha lodato “le misure finora introdotte dall’Italia per semplificare le procedure amministrative, migliorare la capacità amministrativa e aumentare l’efficienza e la rapidità degli appalti pubblici: essenziali per l’attuazione tempestiva del piano”. Sulle azioni per velocizzare la spesa italiana il vicepresidente esecutivo della Commissione ha poi aggiunto che “attraverso lo strumento di sostegno tecnico, la Commissione rafforzerà le capacità delle autorità italiane di potenziare i meccanismi esistenti per il monitoraggio, la rendicontazione e l’attuazione dei traguardi e degli obiettivi stabiliti nella decisione di esecuzione del Consiglio”.

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Sul vincolo di spesa per il Mezzogiorno, l’esponente della Commissione UE ha poi dichiarato sollevato ogni dubbio sul limite di spesa, affermando che “il Governo italiano ha espresso l’intenzione di spendere il 40% delle risorse nelle otto regioni meridionali, sebbene ciò non sia una condizione richiesta dal regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza”.