Fake news ed esami di maturità: torna la campagna “Maturità al sicuro”.

Dopo due anni di stop, causa pandemia, agli esami di Stato 2022 tornano le prove scritte. E così torna alta anche l’attenzione sulle possibili “bufale”, legate soprattutto alle tracce d’esame e alle regole sullo svolgimento degli scritti. Che inevitabilmente crescono e si diffondono in Rete nei giorni che precedono l’inizio di ogni Maturità. E proprio il debunking delle principali fake news sull’esame, molte delle quali diventate ormai dei classici, sarà il tema centrale di “Maturità al sicuro”, la tradizionale campagna di sensibilizzazione che la Polizia Postale e delle Comunicazioni porta avanti consecutivamente da quindici anni assieme al portale Skuola.net.

Perché c’è assoluto bisogno di fare un po’ di chiarezza? Innanzitutto, per evitare che tanti studenti commettano clamorosi errori, alcuni dei quali in grado di vanificare gli sforzi di un anno intero. Il rischio, infatti, è concreto. Lo dimostrano le risposte date dai 1.500 maturandi raggiunti dal monitoraggio effettuato proprio da Skuola.net per la Polizia di Stato a circa una settimana dal via della Maturità 2022, quando cioè il quadro della situazione dovrebbe essere abbastanza nitido.

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Il condizionale però è d’obbligo. Visto che, ad esempio, quasi 1 maturando su 10 – più precisamente l’8% – è convinto che le tracce dello scritto di Italiano, oggetto della prima prova, se cercate bene si possano trovare, per intero, ancor prima dell’inizio dell’esame. A cui va aggiunto un altro quarto (26%) che pensa di trovare in anticipo quantomeno gli argomenti su cui verteranno le tracce. Quando invece è risaputo che tali informazioni saranno di pubblico dominio solo quando le commissioni d’esame inizieranno ad accedere al plico telematico che contiene le tracce, grazie alla password nazionale svelata dal Ministero dell’Istruzione la mattina della prova scritta.

Molti di più, ovvero circa 1 su 2, credono addirittura che il Ministero tenga d’occhio le indiscrezioni che circolano sui mezzi d’informazione – che in realtà non hanno nessun fondamento ufficiale, essendo solo suggestioni e punti di vista – per modificare in corso d’opera, anche all’ultimo secondo, le tracce di prima prova. Forse è il caso che sappiano che i temi sono già stati scelti e non cambieranno fino al giorno dell’esame. Un abbaglio che, inoltre, potrebbe spingere parecchi studenti – 1 su 4 ci sta seriamente pensando – di privarsi, la notte prima degli esami, di preziose ore di sonno per presidiare il web alla ricerca di aggiornamenti e “fughe di notizie”. Per fortuna, almeno per quest’anno, i fari sono puntati soprattutto sulla prima prova – decisa a livello “centrale”, con tracce uguali per tutti, decise dal MI – in quanto la seconda, stavolta, sarà preparata dalle varie commissioni.

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Ma c’è un altro effetto, ancor più pericoloso, dei falsi miti sul cambio in corsa delle decisioni e sullo spoiler sulle tracce. E, più in generale, del supporto che Internet è in grado di dare per superare la prova. Ovvero, indurre in tentazione parecchi maturandi, invogliandoli a introdurre in aula l’inseparabile smartphone. Tutti dovrebbero sapere che i telefonini, durante l’esame, non possono essere utilizzati. Eppure il 13% dei maturandi raggiunti dal monitoraggio è convinto del contrario, immaginando che un uso “fraudolento” del telefono porti al massimo a un brutto voto, senza ulteriori conseguenze. Che invece possono essere irreparabili: si rischia infatti l’esclusione dall’esame.

Iniziative come quella “antibufale servono proprio a veicolare i messaggi corretti e sgomberare il campo da quelli errati. L’esame di Maturità è un appuntamento molto importante per gli studenti e per questo è necessario mantenere la serenità necessaria per affrontarli. Le false notizie, invece, possono portare a sterili distrazioni, facendo calare la concentrazione che invece merita uno dei momenti più importanti della loro vita scolastica.

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E per rafforzare ulteriormente il messaggio, utilizzando un linguaggio più vicino a quello dei protagonisti dell’esame, è stato realizzato un video in collaborazione con lo youtuber Nikolais, che verrà diffuso su Skuola.net e sui suoi canali Instagram, TikTok, YouTube e Facebook. Un contenuto ironico che, grazie agli ‘sfoghi’ dei ragazzi che nei prossimi giorni dovranno sostenere le prove, passa in rassegna i comportamenti sbagliati che uno studente potrebbe assumere interpretando malamente le regole.

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