Strategia diritti dei minori, Lega: “Quale coinvolgimento della società civile?”.
Il 24 marzo 2021 la Commissione ha adottato la strategia dell’UE sui diritti dei minori e nell’ambito della sua dimensione globale, saranno sostenute azioni nei settori dell’istruzione, lavoro, giustizia a misura di bambino, sistemi di protezione dei minori, lotta alla violenza e alla discriminazione. Un piano – come ricordato dall’eurodeputato David Lega – che prevede la preparazione di un piano d’azione per i giovani.
“Come intende realizzare la dimensione globale della strategia dell’UE sui diritti dei minori nelle rispettive aree? Come coinvolgerà in modo significativo la società civile e i bambini?”, ha chiesto l’esponente del Partito Popolare europeo alla Commissione europea.
Sul tema Dubravka Šuica per l’Esecutivo von der Leyen ha ricordato che “la strategia dell’UE sui diritti dei minori rafforza l’UE in qualità di attore globale di primo piano per la protezione dei loro diritti coinvolgendo strettamente i bambini e la società civile nella sua realizzazione e monitoraggio. La Rete dell’UE per i diritti dei minori, il Forum sui diritti del fanciullo
e la Piattaforma di partecipazione dei bambini ne sostengono l’attuazione, il monitoraggio e la valutazione – ha proseguito Šuica -. La Commissione promuove l’approvazione della Dichiarazione sulle scuole sicure, la proposta di direttiva sulla due diligence di sostenibilità delle imprese. Altre politiche sui diritti dell’infanzia sono attuate in collaborazione con le organizzazioni della società civile e le Nazioni Unite”.
“La Commissione ha dedicato all’istruzione il 10% dei finanziamenti complessivi nell’Africa subsahariana, in Asia, nel
Pacifico, nelle Americhe e nei Caraibi. Il Piano d’azione per i giovani, preparato con il Servizio europeo per l’azione esterna, dopo aver consultato le organizzazioni per l’infanzia e la gioventù, promuoverà l’empowerment e la partecipazione dei bambini (con particolare attenzione alla transizione verso l’età adulta) e dei giovani”, ha concluso Dubravka Šuica.
foto European Union, 2021 EC-Audiovisual Service / Aurore Martignoni