Regione: si accende lo scontro sul passaporto sanitario

Sono giorni di aspettative e timori per i sardi. Da un lato si attende la conferma, probabile ma tutt’altro che scontata, del superamento della pandemia; dall’altro si pensa a come salvare il salvabile di una stagione turistica ormai compromessa. Se al riguardo del 2020 nessuno si fa illusioni, Il timore è che lo stop forzato possa spingere definitivamente i turisti verso altre destinazioni, compromettendo cosi anche le prossime stagioni.

L’idea messa in campo dal Governatore Solinas è quella di puntare sull’Isola Covid free nella quale trascorrere le proprie vacanze in tutta sicurezza. Per poter fare ciò, Solinas propone l’introduzione del passaporto sanitario, vale a dire l’obbligo di test covid preventivo per chiunque voglia arrivare in Sardegna. La proposta trova divisi politica e mondo produttivo in maniera trasversale. Il Ministro degli affari regionali Boccia ha opposto l’ennesimo altolà dichiarando tale provvedimento non di competenza delle regioni. Dal canto loro, albergatori e operatori temono che il passaporto sanitario si riveli un ostacolo decisivo nel tenere i turisti lontani dall’isola. Si calcola infatti che il costo dei test per una famiglia di 4 persone si aggiri intorno ai 1000 euro.

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Nella stessa maggioranza sono forti le perplessità. In un post di venerdì notte il commissario della Lega, primo partito della maggioranza, Eugenio Zoffili ha scritto: <<Lunedì parteciperò al tavolo regionale delle forze politiche di centrodestra. Al primo punto la lega porta il turismo e il rilancio economico dell’ Isola in ogni settore. Parola d’ordine: semplicità e velocità sulle scelte che prenderemo a livello regionale e la richiesta di doverose risposte chiare e concrete dal Governo Conte per la ripartenza in sicurezza.
L’obiettivo e priorità è garantire una stagione estiva al top e per tutti, per turisti e operatori, nella splendida e sicura Sardegna: primato nazionale come Regione COVID-FREE grazie alla professionalità  dei bravi e coraggiosi sanitari, al comportamento responsabile dei cittadini sardi e alle azioni di contenimento e gestione dell’ emergenza adottate con prontezza dalla Giunta guidata dal Governatore Christian Solinas>>. Nessun accenno quindi al passaporto sanitario punto centrale della proposta del leader sardista. Proposta in cui favore si esprime convintamente Sergio Marracini direttore del SS Trinità di Cagliari, presidio ospedaliero rivelatosi fondamentale per il successo nella lotta alla pandemia in Sardegna. La stessa opinione pubblica è divisa tra chi ritiene fondamentale impedire il ritorno del virus nell’Isola e chi teme una chiusura all’esterno che darebbe il colpo di grazia alla già fragile economia sarda. Sulla discussione, tuttavia, peserà la valutazione epidemiologica dei primi di giugno. A un mese dall’effettiva riapertura si capirà se la battaglia sarà stata definitivamente vinta o se, al contrario, restrizioni e limiti dovranno essere mantenuti.

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