Antincendio, a giungo inizia la campagna 2022.

Partirà a giungo la campagna antincendio 2022, sperando in una migliore fortuna rispetto alla devastazione registrata nel 2021 nell’Isola. La Sardegna metterà in campo oltre 9.350 unità, tra Corpo forestale, Forestas, Protezione civile, Vigili del fuoco, volontari e barracelli, che potranno contare anche sul prezioso aiuto dei militari, delle forze di polizia e delle associazioni di allevatori, agricoltori e venatorie.

Saranno, invece, circa un migliaio i mezzi in campo, ai quali vanno sommati 17 aerei, tra flotta regionale e flotta statale: nel dettaglio, 11 elicotteri leggeri da 900 litri, un Super Puma da 4.000 litri della flotta aerea regionale; tre Canadair da 6.000 litri, schierati a Olbia, un elicottero dei Vigili del Fuoco, uno dell’Esercito e uno dell’Aeronautica militare della flotta area statale.

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In particolare, saranno in campo circa 1047 agenti del Corpo forestale; 1.500 (1.089 addetti e 411 vedette) invece le unità provenienti dall’agenzia regionale Forestas; 50 quelle in arrivo dalla Protezione civile regionale e circa 2.600, ancora, i volontari delle associazioni.

Operatori coadiuvati, inoltre, da 3.360 (1.960 operatori e 1.400 ausiliari) barracelli e 800 vigili del fuoco.

“Anche quest’anno è prevista la stipula della convenzione coi Vigili del fuoco – ha ricordato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, con delega alla protezione civile – per definire le procedure operative interforze, il coordinamento nelle attività di spegnimento degli incendi boschivi e rurali e il potenziamento delle sedi istituzionali del Corpo. Intanto, nelle scorse settimane, la Giunta regionale ha approvato l’aggiornamento 2022 delle prescrizioni regionali per contrastare le azioni che possono determinare l’innesco di incendi e per disciplinare l’uso del fuoco. A breve, invece, sarà il turno del Piano regionale e della pianificazione territoriale”.

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“Per ridurre le cause scatenanti degli incendi e salvaguardare il patrimonio ambientale – conclude Lampis – è necessario il contributo di tutti, perciò, oltre a prevedere una capillare campagna di informazione, di sensibilizzazione e di educazione per favorire le attività di prevenzione, rivolgo un accorato invito affinché vengano costantemente adottati comportamenti responsabili, rispettosi dell’ingente patrimonio boschivo, e vengano seguite scrupolosamente le misure contenute nelle prescrizioni. Certamente non può bastare fare appello alla coscienza ambientale di sardi e turisti, perciò abbiamo anche provveduto all’aggiornamento delle sanzioni amministrative, con un inasprimento e la previsione di un’unica severa sanzione, che può variare da 5.000 a 50.000 euro per le trasgressioni ai divieti”.

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