Sant’Efisio 2022. Il racconto della mattina del primo maggio.

Dopo tre anni di attesa, Efisio,  il santo martire, ha ricevuto nuovamente l’abbraccio del suo popolo. Archiviata ( si spera definitivamente) l’emergenza pandemica, la giornata del primo maggio è infatti tornata a essere la festa di folla, colori, suoni, folklore, che da sempre la caratterizza.

La statua di Sant’Efisio all’interno del cocchio, foto Sardegnagol, riproduzione riservata/Marina Federica Patteri

Che la 366° edizione non fosse un’edizione come le altre, lo si è visto con le tante persone assiepate a bordo strada lungo il percorso. fin dalle prime ore del mattino. All’edizione di quest’anno, destinata come le due che l’hanno preceduta a entrare nella storia recente dell’Isola, hanno preso parte 92 comunità, con  81 associazioni di devoti e 30 di cavalieri in abito tradizionale. Accanto a loro  56 miliziani, 5 binomi di cavalieri del Comando Militare Esercito Italiano, 18 tracas e 2500 devoti in costume tradizionale.

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I membri dell’Arciconfranternita del Gonfalone di Sant’Efisio sulla scalinata del Municipio di Cagliari, foto Sardegnagol, riproduzione riservata/Marina Federica Patteri

Per la prima volta, inoltre, l’attesa del santo dopo il passaggio dei cavalieri è stata accompagnata dai canti religiosi di quattro ensemble”a Cuncordu”: su Cuncordu Sas Enas di Bortigali, il Coro di Bosa, su Cuncordu di Orosei, Su Cuncordu ‘e su Rosariu di Santulussurgiu. A rappresentare il Comune di Cagliari, come da tradizione secolare, l’Alternos, onore quest’anno spettato a Viviana Lantini, assessora delle politiche sociali, quale riconoscimento all’impegno del personale sanitario, del quale Lantini è parte in quanto medico.

Il Sindaco di Cagliari Paolo Truzzu e l’Altnernos Viviana Lantini, foto Sardegnagol, riproduzione riservata/Marina Federica Patteri

Poco dopo mezzogiorno il simulacro del Santo, addobbato con i tradizionali gioielli e posto sul cocchio, è uscito dalla chiesa di Stampace a lui dedicata, scortato dai cavalieri della Brigata Sassari in uniforme storica. Il successivo percorso fino alla via Roma si è rivelato presto un vero e proprio rito liberatorio collettivo, di celebrazione del ritorno a un’agognata normalità. Tanti i saluti, le invocazioni, le espressioni di gioia, le mani protese tra la selva di cellulari che catturavano una testimonianza del momento.

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Parte del corteo discende il Largo Carlo Felice, foto Sardegnagol, riproduzione riservata/Marina Federica Patteri
Si sfila veso il Municipio, foto Sardegnagol, riproduzione riservata/Marina Federica Patteri

Momento culminante della mattina è stato il passaggio del corteo di fronte al municipio di Cagliari, attraverso una via Roma ricoperta come non mai dal tappeto di petali della tradizionale ramadura.  Preceduto dall’Alternos a cavallo, il corteo così ha ricevuto l’omaggio delle autorità cittadine all’ingresso di Palazzo Baccaredda.

La tradizionale infiorata, foto Sardegnagol, riproduzione riservata/Marina Federica Patteri
la via Roma ricoperta di petali, foto Sardegnagol, riproduzione riservata/Marina Federica Patteri
Il cocchio sfila di fronte al Comune di Cagliari, foto Sardegnagol, riproduzione riservata/Marina Federica Patteri

Terminata la sfilata nel centro cittadino, il corteo ha attraversato il ponte della scafa in direzione di villa Ballero dove avviene il consueto cambiamento d’abiti del simulacro. Da qui Sant’Efisio proseguirà il suo cammino verso Nora.

Il corteo prosegue in direzione di Giorgino, foto Sardegnagol, riproduzione riservata/Marina Federica Patteri

Nel corso del tragitto vi saranno celebrazioni e riti religiosi a Maddalena spiaggia, Su Loi, Villa d’Orri, Sarroch, Villa San Pietro e infine Pula. Il tre maggio, nella spiaggia di Nora, luogo del martirio, si svolgerà una suggestiva processione. Il giorno successivo, dopo il tramonto, Sant’Efisio farà il suo ritorno a Cagliari per l’annuncio dello scioglimento del voto. “Atrus Annus Mellus”, il rituale augurio pronunciato dal Presidente dell’Arciconfraternita del Gonfalone di Sant’Efisio, sancirà la conclusione delle celebrazioni.

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Foto Sardegnagol, riproduzione riservata/Marina Federica Patteri