Ucraina: luce verde dal Consiglio all’erogazione di 3,5 miliardi di euro per l’accoglienza dei profughi.

Nell’ambito degli sforzi volti a sostenere l’Ucraina, il Consiglio hanno approvato oggi una proposta che consente agli Stati membri l’accesso immediato a maggiori finanziamenti, attraverso il programma di assistenza REACT-EU, rendendo più semplice la soddisfazione delle necessità di base dei rifugiati.

In particolare, saranno erogati 3,5 miliardi di euro ai Paesi UE per l’accoglienza dei rifugiati ucraini. La quota più elevata – spiegano dal Consiglio dell’UE – sarà versata agli Stati membri che registrano un maggior numero di arrivi, sia come Paesi di transito che come Paesi di destinazione finale. La proposta, ancora, consentirà di ridurre l’onere sui bilanci pubblici degli Stati membri affinché possano gestire l’afflusso di rifugiati provenienti dall’Ucraina.

LEGGI ANCHE:  Rifugiati ucraini: come sono riconosciute le qualifiche professionali in UE.

A tal fine, il prefinanziamento della quota per il 2021 a titolo di REACT-EU sarà aumentato dall’11% al 15% per tutti gli Stati membri e al 45% per i Paesi dell’UE in cui l’afflusso di rifugiati dall’Ucraina superava l’1% della rispettiva popolazione alla fine del primo mese successivo all’invasione russa.

I Paesi che riceveranno un prefinanziamento del 45% sono l’Ungheria, la Polonia, la Romania e la Slovacchia, che hanno frontiere comuni con l’Ucraina, nonché l’Austria, la Bulgaria, la Repubblica Ceca, l’Estonia e la Lituania, che al 23 marzo 2022 avevano accolto un numero di sfollati superiore all’1% della rispettiva popolazione.

La proposta introduce inoltre l’opzione di un costo unitario per persona, il che facilita e velocizza la spendita dei fondi.

LEGGI ANCHE:  Libano, per il Governo Meloni c'è solo un colpevole. E non è Israele.

In particolare, il costo unitario faciliterà il finanziamento delle necessità di base e del sostegno alle persone provenienti dall’Ucraina che ricevono protezione temporanea dall’UE o un’altra protezione adeguata prevista dal diritto nazionale.

Tale costo unitario è stato fissato a 40 euro per settimana e potrà essere utilizzato per la durata massima di 13 settimane a partire dalla data di arrivo del/della rifugiato/a nell’Unione europea.

La proposta integra l’azione di coesione a favore dei rifugiati in Europa (CARE), che ha introdotto una maggiore flessibilità nell’attuazione dei finanziamenti dell’UE nonché la possibilità per gli Stati membri di utilizzare la quota per il 2022 a titolo di REACT-EU al fine di aiutare i rifugiati provenienti dall’Ucraina.

LEGGI ANCHE:  L'UE (a parole) condanna il massacro israeliano degli abitanti di Gaza a Beit Lahia.

Il Parlamento europeo dovrebbe adottare l’attuale proposta secondo la procedura d’urgenza, il che consentirà al Consiglio di adottare l’atto legislativo in tempi brevi, in modo che possa entrare in vigore già da metà aprile.

Foto di Free-Photos da Pixabay