Profughi ucraini: la Commissione adotta la proposta per la conversione della grivnia ucraina.

La Commissione ha adottato oggi la proposta di raccomandazione del Consiglio sulla conversione delle banconote in grivnia dei profughi ucraini nella valuta degli Stati membri. La proposta integra, in tal modo, l’assistenza umanitaria fornita dall’UE alle persone in fuga dall’Ucraina. Dall’inizio dell’invasione militare russa dell’Ucraina, in particolare, oltre 3,8 milioni di persone in fuga dalla guerra sono arrivate nell’Unione Europea (in Italia, al 1° aprile, sono stati registrati circa 79.047 dei quali 40.780 donne, 7.800 uomini e 30.467 minori).

Uno dei bisogni immediati per i rifugiati, infatti, si lega anche alla possibilità di convertire la grivnia ucraina nella valuta del Paese ospitante. Questo approccio, ricordano dalla Commissione, si è reso necessario alla luce del fatto che la Banca nazionale ucraina ha dovuto sospendere il cambio di banconote di grivnia in contanti esteri al fine di proteggere le limitate riserve valutarie dell’Ucraina. Di conseguenza, gli enti creditizi negli Stati membri dell’UE non sono stati disposti a effettuare i cambi a causa della limitata convertibilità delle banconote in grivnia e dell’esposizione al rischio di cambio.

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I regimi, secondo la proposta adottata, dovrebbero prevedere limiti massimi di 10.000 grivnia per persona (circa 305 euro), senza spese, al tasso di cambio ufficiale pubblicato dalla Banca nazionale ucraina. La durata dei regimi dovrebbe essere di almeno tre mesi.

Alcuni Stati membri stanno valutando la possibilità di mettere in atto regimi nazionali che sostengano la conversione di un importo limitato di grivnia per persona e l’obiettivo della Commissione è promuovere un approccio coerente in tutta l’UE.

Da tali processi e lungaggini, risulterà facile desumere il tenore della genuina solidarietà delle istituzioni europee nei confronti dei profughi ucraini, al di là delle campagne di solidarietà affiorate negli ultimi 30 giorni sull’onda emozionale dell’aggressione della Federazione Russa.

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