Piani nazionali per le politiche giovanili. Solo la Finlandia ne ha approvato uno. Eurodeputati: “Cosa sta facendo la Commissione?”.
Recentemente, alcuni eurodeputati* hanno chiesto alla Commissione europea di riferire in merito allo stato di attuazione dell’agenda in materia di giovani negli Stati membri.
Il Consiglio dell’Unione europea, lo scorso 5 giugno 2020, aveva riconosciuto l’importanza della risoluzione 2250 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sui giovani, la pace e la sicurezza, invitando l’UE e gli Stati membri a promuovere e portare avanti l’agenda in materia di giovani, pace e sicurezza.
“Tuttavia – ricordano gli eurodeputati – solo uno Stato membro, la Finlandia, ha concluso un piano nazionale di attuazione in materia di giovani, pace e sicurezza. Cosa ha fatto la Commissione per incoraggiare gli altri Stati membri a sviluppare tali strategie? In che modo la Commissione e il SEAE – Servizio europeo per l’azione esterna – hanno sostenuto i governi partner?”.
La scorsa settimana, l’Alto rappresentante dell’UE, Josep Borrell, è intervenuto sulla questione sollevata dagli eurodeputati, affermando che, a seguito delle conclusioni del Consiglio sui giovani nell’azione esterna, “i servizi della
Commissione e il Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE) stanno preparando il primo piano d’azione per i giovani nell’azione esterna dell’UE, che fornirà un approccio globale alla partecipazione e all’emancipazione dei giovani e costituirà la dimensione esterna della strategia dell’UE per la gioventù”.
Il piano d’azione per i giovani – uno dei risultati concreti dell’Anno europeo dei giovani -, come ricordato da Borrell, sarà adottato entro l’autunno 2022 e riguarderà il periodo 2022-2027. “Verranno creati spazi che consentiranno ai giovani di plasmare la politica estera dell’UE e rafforzare la partecipazione significativa dei giovani ai processi di pace”.
“L’UE – prosegue l’Alto rappresentante – dispone già di iniziative volte a promuovere la partecipazione e l’emancipazione dei giovani in tutti i settori, per esempio il comitato “Youth Sounding Board” per i partenariati internazionali e forme analoghe di cooperazione strutturata con i giovani sia presso la sede centrale che nelle delegazioni dell’UE, compresa la designazione di punti focali per i giovani. A settembre 2021 il SEAE ha organizzato ad Amman un seminario che ha
analizzato l’impegno dei giovani nel processo di pace nello Yemen al fine di formulare raccomandazioni per altri processi. Nella fase preparatoria della conferenza globale sui processi di pace inclusivi per i giovani – ricorda Borrell – i punti focali del SEAE per i giovani hanno incontrato un gruppo di giovani rappresentanti della società civile, per lo più provenienti da Paesi in conflitto, che hanno condiviso raccomandazioni sull’agenda in materia di giovani, pace e sicurezza. I risultati della conferenza sono in corso di revisione e contribuiranno alla definizione del piano d’azione per i giovani”.
*Alviina Alametsä (Verts/ALE), Ville Niinistö (Verts/ALE), Niklas Nienaß (Verts/ALE), Fabio Massimo Castaldo (NI), Michal Šimečka (Renew), Marina Kaljurand (S&D), Ignazio Corrao (Verts/ALE), Petra Kammerevert (S&D), Hilde Vautmans (Renew), Katrin Langensiepen (Verts/ALE), Salima Yenbou (Verts/ALE), Milan Brglez (S&D), Francisco Guerreiro (Verts/ALE), Bettina Vollath (S&D), Evin Incir (S&D), Tilly Metz (Verts/ALE), Hannah Neumann (Verts/ALE), Ernest Urtasun (Verts/ALE), Miapetra Kumpula-Natri (S&D), Frances Fitzgerald (PPE), Assita Kanko (ECR), Sara Cerdas (S&D), Mounir Satouri (Verts/ALE).
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