Parlamento europeo: “Stop ai passaporti d’oro”.

Il Parlamento europeo – con 595 voti favorevoli, 12 contrari e 74 astensioni – ha approvato una relazione di iniziativa legislativa mirata a invitare la Commissione europea a presentare una proposta per far fronte al problema collegato al rilascio dei cosiddetti “passaporti d’oro” e fermare, quindi, la messa in vendita della cittadinanza UE “in cambio d’investimenti”.

I programmi di “cittadinanza in cambio d investimenti” (CBI – Citizenship by investment), che consentono a cittadini di Paesi terzi di acquisire i diritti di cittadinanza in cambio di una somma di denaro, compromettono l’essenza della cittadinanza dell’UE. Un fenomeno particolarmente diffuso e accettato in tre Stati membri dell’UE (Malta, Bulgaria e Cipro) dove, secondo gli eurodeputati, diverse domande sarebbero state approvate pur in assenza dei requisiti previsti dalla normativa europea. In altri dodici Paesi UE, ancora, sono attivi vari programmi RBI (Residenza Mediante Investimenti), tutti con importi e opzioni di investimento diversi.

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Analizzando la pratica sotto un altro punto di vista, la “vendita” della cittadinanza europea rappresenterebbe un vero e proprio mercimonio legalizzato, capace di sostenere il riciclaggio di denaro, la corruzione e l’evasione fiscale sul suolo europeo.

Sulle ali della recente crisi in Ucraina e della necessità di apparire improvvisamente ‘rispettosi della legalità’ gli eurodeputati hanno chiesto ai Paesi UE di adottare misure che vietino la vendita della cittadinanza ai cittadini russi vicini al Governo di Vladimir Putin. Chissà da che parte ha volto il proprio sguardo il Parlamento europeo in tutti questi anni!

Almeno 130 000 persone, infatti, hanno beneficiato dei programmi CBI/RBI dell’UE dal 2011 al 2019, generando entrate per oltre 21,8 miliardi di EUR per i Paesi interessati.

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Inoltre, gli eurodeputati hanno chiesto di vietare il coinvolgimento degli intermediari all’interno dei programmi CBI/RBI e di prevedere “una regolamentazione rigorosa e vincolante” per il loro ruolo nei programmi RBI (Residenza Mediante Investimenti) prevedendo eventuali sanzioni.

La Commissione, alla luce della votazione del Parlamento europeo, sarà chiamata a elaborare una proposta legislativa o, a giustificare una eventuale decisione a non procedere sulla questione.

foto jackmac34 da Pixabay