Corridoio di Zangezur, Hikmat Hajiyev: “Nessuna risposta dall’Armenia”.

L’Azerbaigian si appresta a realizzare un nuovo corridoio euroasiatico nel distretto economico dello Zangezur orientale. E’ quanto emerso nell’ambito della 15ma riunione della Commissione intergovernativa per gli affari economici, commerciali e umanitari tra l’Azerbaigian e l’Iran tenutasi a Baku. Un progetto che prevede di collegare il Caucaso all’Iran attraverso una nuova ferrovia, un’autostrada, nonché linee di comunicazione ed energetiche tra il distretto economico dello Zangezur orientale della Repubblica dell’Azerbaigian e la Repubblica autonoma di Nakhchivan, attraverso il territorio della Repubblica islamica dell’Iran.

Per raggiungere questo obiettivo, è prevista la costruzione di un totale di quattro ponti sul fiume Araz, di cui due per automobili (con passaggio pedonale) e due ferroviari, nonché infrastrutture di comunicazione e di approvvigionamento energetico.

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Dettagli progettuali condivisi dall’Assistente del Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian, Hikmet Hajiyev, per il quale l’intesa con l’Iran rappresenta “un evento storico”. “Questo nuovo collegamento sarà un importante corridoio internazionale per i trasporti e l’elettricità. Due regioni dell’Azerbaigian – Zangezur orientale e Nakhchivan, saranno collegate su strada, ferrovia, energia e comunicazioni, attraverso l’Iran”.

Hikmat Hajiyev ha affermato, inoltre, che il progetto cambierà il panorama dei trasporti e delle comunicazioni dell’intera regione, “collegando Azerbaigian, Iran e Turchia” gettando, così, le basi per un nuovo corridoio polivalente in Eurasia, comprensivo di strade, ferrovie, linee elettriche e connessioni digitali.

L’assistente del Presidente ha affermato, ancora, che saranno costruiti ponti nei territori liberati dell’Azerbaigian “dal villaggio di Agband di Zangilan, attraverso il fiume Araz, all’Iran, e si potrà passare dal villaggio di Agband di Zangilan su strada e ferrovia all’Iran e da lì a Nakhchivan, e da lì alla Turchia”.

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Un progetto ambizioso verso il quale l’Armenia, come ricordato da Hajiyev, non ha espresso il proprio parere: “Da più di un anno e mezzo aspettiamo una risposta dall’Armenia sul corridoio di Zangezur”.