Congiunto! Chi era costui?

Il Viminale ha inoltrato a tutti i Prefetti d’Italia una nuova circolare, questa volta in merito alle disposizioni sulla cosiddetta ‘Fase due’. L’obiettivo del nuovo quadro di regole, spiega il documento, è trovare un punto di equilibrio tra la salvaguardia primaria della salute pubblica e l’esigenza di contenere l’impatto delle restrizioni sulla vita dei cittadini, tra il sostegno al riavvio del sistema economico produttivo e la sicurezza dei lavoratori.

Per quanto riguarda gli spostamenti è autorizzata la mobilità delle persone per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e, da adesso, anche per incontrare i congiunti; una novità che ha confuso molti cittadini italiani. La circolare, per una maggiore chiarezza, ha ricompreso nella definizione di congiunto i rapporti di parentela ( ovvero il vincolo tra persone che discendono da uno stesso stipite) affinità (inteso come il rapporto che lega un coniuge con i parenti dell’altro coniuge) di unione civile, i coniugi, nonchè le relazioni connotate da ‘duratura e significativa comunanza di vita e di affetti’, richiamando la sentenza n. 46351 della Corte di Cassazione del 10 novembre 2014.

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Permane, inoltre, il divieto per tutte le persone di trasferirsi o spostarsi in una regione diversa da quella di residenza, salvo che per comprovate esigenze lavorative e di urgenza.

Ancora, la circolare del Ministero dell’Interno rimarca, dopo i provvedimenti adottati nei giorni scorsi, la reintroduzione dell’attività sportiva fra quelle consentite, senza alcuna limitazione di prossimità dalla propria abitazione.

Anche in merito ai servizi di ristorazione la circolare mette in evidenza il prolungamento della sospensione delle attività dei servizi di ristorazione, tra cui bar, pub, ristoranti, ecc. ad esclusione delle mense, del catering continuativo su base contrattuale (ovvero la fornitura di pasti preparati sulla base di accordi contrattuali stipulati con il cliente per uno specifico periodo di tempo)  e della ristorazione con consegna a domicilio e/o con asporto, fermo restando gli obblighi sulle distanze, l’uso dei dispositivi di protezione individuali, il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e la sosta nelle immediate vicinanze dei locali.

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