Spopolamento in Sardegna. Dal Comune di Ulassai il progetto per il recupero dei borghi storici.

E’ del Comune di Ulassai il progetto pilota selezionato dalla Giunta Regionale per il recupero dei borghi storici.

La proposta del Comune, denominata “Dove la natura incontra l’arte”, propone Ulassai e il suo territorio come modello internazionale di comunità sostenibile fondato sul patrimonio dell’arte, dell’ambiente, dell’identità e della qualità delle relazioni sociali.

Il progetto coniuga il patrimonio artistico di Maria Lai con quello ambientale e paesaggistico dei Tacchi e dell’ambiente naturale circostante.

“Un progetto ambizioso” per il Presidente della Regione Christian Solinas.Non solo Ulassai, sottolinea pero’ Solinas: “Anche progetti al di fuori di questa opportunità offerta dal Pnrr, saranno sostenuti dalla Regione con specifici strumenti che istituiremo appositamente, e che fanno parte di un ampia visione politica in favore dei piccoli Comuni. Già nella – prosegue – abbiamo messo in campo, per la prima volta, risorse ingenti per combattere lo spopolamento e favorire la rinascita economica, sociale e culturale dei paesi dell’interno”.

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La proposta progettuale del Comune di Ulassai, ricordano dalla Regione, è rispondente alle finalità dell’Avviso e alle Linee Guida del Ministero della Cultura, ed è coerente con gli assi strategici e le priorità trasversali del PNRR. “La scelta di questo Comune – spiega l’assessore Andrea Biancareddu – è anche giustificata dalla rilevante dinamica demografica, con una diminuzione del 19,57% della popolazione in 20 anni, tanto che secondo l’Indice di Deprivazione Multipla della Sardegna quello di Ulassai è classificato come comune in condizione di attuale e prevedibile malessere demografico; l’indice di vecchiaia è pari a 212 (148,7 il dato nazionale) con un’incidenza di anziani soli di 43,9 (27,1 il dato nazionale); l’incidenza dei giovani fuori dal mercato del lavoro e dalla formazione (NEET) è passata da 9,8 nel 1991 a 13,1 nel 2011”.

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Di contro, il borgo presenta una marcata vocazione culturale e ambientale, propensione cui sottende anche il progetto presentato, in quanto è meta di turisti interessati all’arte e al turismo esperienziale e naturalistico, grazie ai due principali attrattori: la Stazione dell’Arte e i Tacchi di Ulassai.

La proposta si sostanzia in 38 iniziative che prevedono interventi materiali e immateriali, nei settori della ricettività turistica, di sostegno all’economia, dei servizi per gli sport all’aria aperta, della mobilità elettrica, della valorizzazione del patrimonio naturale, culturale e artistico, del presidio del territorio, dell’organizzazione di eventi culturali, dell’animazione territoriale. L‘innovazione digitale è la direttrice trasversale a tutti gli interventi per trasformare e proporre Ulassai come una smart community. Diversi interventi sono poi dedicati alle fasce giovanili e al sostegno alle famiglie, intervenendo sulle scuole e sull’offerta educativa.

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L’intero progetto prevede un ampio coinvolgimento della popolazione locale: un’azione specifica è dedicata a rendere sistematico il coinvolgimento della popolazione attraverso l’attivazione di laboratori e di living labs applicati alle fasi di definizione d’uso di interventi edilizi e infrastrutturali e nella co-progettazione partecipativa di iniziative. Verrà utilizzata la metodologia dei living labs, già ampiamente testata nei processi di rigenerazione urbana, concepita sia per coinvolgere la cittadinanza nella co-progettazione delle soluzioni introdotte con gli interventi sia per testare le soluzioni e migliorarne la realizzazione alla luce dei bisogni e delle percezioni della cittadinanza.

foto trolvag