Gli ambienti di Casa Romei in un video del MiBACT

La Direzione Regionale Musei Emilia Romagna illustra in un video gli spazi della Casa Romei, esemplare architettonico quattrocentesco della città di Ferrara e sede dell’omonimo museo. Un invito ad ammirare e fruire della bellezza italiana, quando luoghi della cultura e monumenti saranno nuovamente accessibili al pubblico.

Un edificio che ancora oggi rappresenta un unicum che rispecchia in maniera compiuta una casa signorile del Quattrocento. Un carrellata di immagini percorre i cortili in stile architettonico ancora medioevale, ricchi di raffinate e splendide grottesche, tra le quali appare con frequenza, così come in tutto l’edificio lo stemma di famiglia con il cane rampante simbolo della volontà auto celebrativa del ‘padrone di casa’, Giovanni Romei, mercante e banchiere facoltoso, che, in seconde nozze sposò Polissena, nipote del duca Borso D’Este.

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Una moda diffusa all’epoca quella di utilizzare raffigurazioni araldiche – a Casa Romei appaiono sugli affreschi del loggiato superiore del cortile, sui capitello, sulle tavolette dei soffitti a cassettone, sul pozzo – per rendere evidente lo status sociale, rango e ricchezza. Omaggio alla sposa aristocratica e alle virtù coniugali sono, secondo recenti studi, la sala delle Sibille – in cui la figura della donna è nella più alta rappresentazione, quella della Vergine Maria – e quelle dei Profeti. La camera, in rapida sequenza, mostra inoltre primissimi piani sulle sculture, sulle lapidi e affreschi che costituiscono un significativo campione della pittura ferrarese del Trecento. Il Museo conserva, inoltre, opere provenienti da chiese e conventi sconsacrati e da altri palazzi di Ferrara, oltre opere di Donatello, Francesco del Cossa, Gregorio di Lorenzo, Bastianino e Alfonso Lombardi.

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foto Saliko licenza CC BY 3.0

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